Marvel: Jordan D. White, la pianificazione delle storie degli X-Men e il futuro di Rogue e Gambit

L'editor delle testate mutanti parla dell'unica regola necessaria per scrivere gli X-Men

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Poco prima che le quotazioni di Jonathan Hickman come scrittore degli X-Men salissero vorticosamente, Jordan D. White è tornato a rispondere alle domande dei fan sulle testate mutanti Marvel, dall'alto del suo ruolo di editor capo.

Ecco cosa ha dichiarato White sulle pagine di Adventures in Poor Taste, per la gioia di tutti gli X-fan, a partire dalla pianificazione delle storie.

Uncanny X-Men #14, copertina di Salvador Larroca

Progettiamo molto in anticipo quel che possiamo, ma siamo in grado di intervenire molto in fretta, se necessario. Quindi abbiamo già dei piani molto solidi per il 2019 e siamo già al lavoro su quelli per il 2020, ma sono certo che nell'anno in corso vedrete eventi che non abbiamo ancora previsto.

Ci sono un sacco di fattori pratici che influenzano la cosa. In media, un disegnatore ci mette circa cinque o sei settimane a disegnare un albo, quindi, una serie di sei numeri necessita di circa otto mesi. Se non accadono imprevisti. I one-shot, gli annual e roba simile hanno bisogno di meno pianificazione, pertanto sono più semplici da aggiungere al resto. Comunque sappiate che abbiamo già sceneggiature a sufficienza fino quasi la fine dell'anno.

Non credo ci siano regole troppo rigide per scrivere una storia sui mutanti. Ci sono tante cose che è importante conoscere, ma ci sono scrittori che hanno spezzato certezze granitiche in passato e lo faranno anche in futuro. La regola di base è raccontare una bella storia, e questa batte tutte le altre, se la storia è bella abbastanza.

La cosa più vicina a una regola d'oro in una sceneggiatura è il fatto che sia chiara e leggibile. Non esiste uno standard per le sceneggiature di fumetti come c'è invece per quelle teatrali e cinematografiche. Ogni autore ha un suo modo di formattarle. L'importante è che risultino chiare per chi deve leggerle, cioè sei persone: editor, assistente editor, disegnatore, inchiostratore, colorista e letterista.

Se Rogue e Gambit faranno parte di un gruppo? Sarebbe uno spoiler, se ve lo rivelassi giusto? Se avessimo già dei piani per la seconda metà dell'anno che li vedono membri di un gruppo in una testata che non è ancora stata annunciata e ve lo dicessi, vi starei dicendo uno spoiler. Se rivelassi la cosa, dovrei sperare che lo scrittore di questa serie non si arrabbiasse con me, specialmente se la squadra in questione fosse una di cui non hanno mai fatto parte.

No, non credo che i costumi dell'era di Jim Lee di Scott Summers e Jean Grey siano i migliori di sempre. Sono tra i migliori di sempre, ma non in assoluto. Anche quelli del periodo degli X-Men di Grant Morrison sono grandiosi.

Fonte: Adventures in Poor Taste

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