X of Swords: Jordan D. White sul crossover cappa e spada degli X-Men

Gli X-Men si armano delle spade, famose o meno, che hanno punteggiato la loro storia e quella dell'Universo Marvel nel crossover X of Swords

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


Condividi

Spoiler Alert
Jordan D. White, gran maestro dietro le quinte delle testate mutanti Marvel, parla con la redazione di Adventures in Poor Taste della genesi di uno dei più bizzarri eventi che ci attendono nei prossimi mesi, ripresa tempestiva delle attività editoriali, attualmente sospese per l'emergenza Covid-19, permettendo. Si tratta di X of Swords, la storia che metterà insieme le spade famose che fanno parte, in un modo o nell'altro, della storia degli X-Men.

Dovreste già sapere quanto rivelato sinora su questo crossover. Ecco i commenti di White:

Cable #4, copertina di Phil Noto

White - X of Swords non era assolutamente un progetto previsto sin dall'inizio da Jonathan Hickman. E la cosa è parzialmente dimostrata dal fatto che la storia che leggerete prende le mosse soprattutto da due luoghi. Uno riguarda una situazione di cui Jonathan ha sparso i semi sin da House of X, ma l'altro fa parte delle vicende che Tini Howard sta raccontando su Excalibur. Entrambi avranno un ruolo fondamentale.

Certamente gli eventi avranno radici profonde, ma in nessun modo avevamo pensato che la strada intrapresa ci avrebbe portati qui. X of Swords non sarebbe mai esistito senza quel che abbiamo raccontato in tutte le altre serie e senza il modo in cui si sono sviluppate.

Jonathan è un gran pianificatore, ma anche un grande collaboratore. Non ha mai dettato a tutti quelli che lavorano con lui che cosa fare. Ci sono state situazioni in cui ha tenuto il punto su alcune sue opinioni sulle direzioni da prendere o in cui ha dato il proprio parere su come migliorare alcune idee, ma non ha mai detto ai suoi colleghi sceneggiatori quali argomenti avrebbero dovuto toccare.

Ognuno ha portato la propria creatività, e Jonathan ha incorporato le loro idee nel quadro più ampio delle cose. E la storia di X of Swords è possibile solo grazie a quel che ha pensato e raccontato Tini e a quel che poi hanno creato tutti gli autori lavorando insieme.

Excalibur e le sue storie raccontate sin qui sono quindi decisamente importanti come retroterra del crossover. Per godersi davvero X of Swords, quindi, White consiglia di tornare indietro a leggerne gli albi sin qui pubblicati negli Stati Uniti. White è stato stimolato su una connessione curiosa: da ex editor della linea editoriale dedicata a Star Wars, è lui che ha messo in mano una spada laser a Ciclope, come appare dalle immagini di anteprima?

Excalibur #12, copertina di Mahmud Asrar

White - Non posso rivelare troppo quel che le immagini suggeriscono, perché è ovvio che quel che state vedendo in anteprima rischia di anticipare moltissimo. Ci sono un sacco di cose che avete visto che hanno scatenato le domande dei fan. Molte delle risposte sono decisamente importanti, mentre altre non hanno un grande peso.

La mia spada preferita tra quelle famose nella cultura pop? Gran bella domanda. Se le spade laser contano, allora vincono loro. La prima cosa che mi è venuta in mente, in realtà, è la Spada dei Presagi, da Thundercats, ma non ho un affetto poi così profondo per lei. Guardavo la serie quando ero bambino, poi basta. La seconda che mi è venuta in mente è quella elegantissima che compare ne La storia fantastica, ma non appena mi sono venute in mente le spade laser non ho avuto dubbi.

Secondo la leggenda, l'idea di base di X of Swords è nata come una mezza battuta di Gerry Duggan, che ha proposto semplicemente di mettere assieme spade e X-Men. White nega che la dinamica sia stata questa, ma ammette che sin dall'inizio l'attrattiva dei due elementi puri, dell'evocatività delle immagini che avrebbe prodotto e delle situazioni che ne sarebbero nate ha connotato il progetto come una storia che spinge sull'intrattenimento più leggero.

White - Il punto è che noi sappiamo che sarà una storia che vi intratterrà alla grande, e va benissimo così. Vogliamo raccontare avventure che vi lascino a bocca aperta per lo spettacolo ma anche altre profonde dal punto di vista riflessivo, storie fortemente emotive così come storie che hanno un impatto sugli eventi. E non per forza queste cose devono avvenire separatamente. Anche un'avventura leggera può colpirvi pesantemente allo stomaco. Noi incrociamo le dita, perché speriamo di farlo con X of Swords.

X of Swords, illustrazione di Mark Brooks

Fonte: Aitp!

Continua a leggere su BadTaste