Javi sogna di fare il fumettista. Lascia la Spagna, un lavoro sicuro e senza uno straccio di appoggio né dimestichezza con il tedesco decide di trasferirsi in Germania. Lì sperimenta un lost in translation berlinese (affidandosi inizialmente alla comunicazione gestuale), conosce la solitudine e combatte un persistente blocco creativo. L’ispirazione è una preda sfuggente, l’esigenza di disegnare una voce beffarda che pungola l’orgoglio e rende le aspettative insormontabili. Finché la tentazione è di non provarci nemmeno più. Eppure l’ambizione di Javi resta immutata, nonostante siano in pochi a concepire il fare fumetti come un “lavoro vero”, uno di quelli in cui vieni pagato. Per poi permetterti una casa, s’intende.

E che ci vai a fare in Germania?

Per la nuova collana Le città viste dall’alto edita da Bao, ecco Un Lavoro Vero dello spagnolo Alberto Madrigal, qui alle prese con la sua prima opera da autore completo. Caratterizzato da una linea pulita e una sintesi invidiabile, lo stile...