L’uomo dietro... la maschera!
Un incontro con Gino Acevedo
di Eco e Pungolo
Ciao gente. Lunedì io ed Eco siamo andati a Torino perassistere alla conferenza di Gino Acevedo, durante la
manifestazione Virtuality Conference. Lui è venuto in Italia
al posto di Richard Taylor, il presidente del Weta, e ci ha
detto che il problema con Richard era che... stava lavorando a
King Kong (!!)...
Gino è un artista di protesi e trucco molto famoso nel suo
campo, si unì a Peter Jackson e il suo team cinque anni fa.
Dopo la conferenza abbiamo potuto intervistarlo, e ci ha detto molte cose a
proposito di RotK e dei futuri progetti del Weta...
REPORTAGE DELLA CONFERENZA
Gino ha iniziato la conferenza parlando di TTT. Ha detto che 
il film sbalordì tutto il mondo, e ce lo ha dimostrato 
raccontando un aneddoto: nominato con TTT per l’Oscar agli 
Effetti Visiva c’era anche Spiderman (insieme a Episodio 2 di 
Star Wars). Bene, Anthony Lamolinara era nominato per quel 
film, e disse: “Quando abbiamo visto Gollum, realizzammo che 
non avremmo mai vinto l’Oscar”. Gino è il collegamento tra 
Weta Workshop e Weta Digital: il suo lavoro ha portato il 
realismo di Gollum un passo più avanti.
“Vengo da Phoenix, Arizona. Ho iniziato lavorando in una 
compagnia di trucchi per Halloween, quando avevo 20 anni mi 
trasferii a Los Angeles per lavorare in campo cinematografico 
come artista del makeup. Lavorai sugli Alien, Godzilla, Men 
Indipendence Day, Spawn, La Morte ti fa bella... Cinque anni 
fa, poi, mi unii a Peter Jackson e al Weta in questo 
fantastico viaggio, anche se effettivamente Richard Taylor mi 
aveva contattato sette anni fa la prima volta, quando il primo 
progetto di King Kong sembrava andasse in porto... 
Iniziaii il mio lavoro su questo incredibile progetto, 
fabbricando protesi e lavorando sul makeup di diversi 
personaggi. Costruii nasi, orecchie, facce, corpi...e poi, un 
anno e mezzo fa, decisi di passare al “Lato Oscuro”, 
collaborando anche col Weta Digital. Dovevo dare la giusta 
traslucenza alla pelle di Gollum. Costruii dei pupazzi-base 
per lavorare fisicamente sulla sua pelle, e poi iniziai a 
dipingere textures sul pc!” In FotR lavorò sul makeup 
dell’Uruk appena nato. Quel makeup prese 11 ore di lavoro. Ci 
ha mostrato registrazioni mai viste del making-of dell’Uruk. 
Qualcuno aveva registrato tutta la notte di lavoro, così’ li 
abbiamo visti lavorare su quell’attore, iniziando alle 9 di 
sera e finendo alle 8 del mattino! 
Iniziarono con delle applicazioni di lattice; i bordi erano 
finissimi, e loro li incollavano sulla pelle dell’attore. Poi 
applicarono estensioni muscolari. I piedi avevano le dita 
unite l’una all’altra. Poi dipinsero la pelle con un 
aerografo, utilizzando una tecnica particolare usando la quale 
Gino è diventato molto famoso. Dopo, inserirono la pelle della 
faccia, realizzandola con gli occhi chiusi perchè Peter J. 
voleva l’Uruk cieco come un neonato. Mentre gli stavano 
mettendo la parrucca, si unì a loro Richard Taylor...ma era 
già mattina, come al solito... 
Gino Acevedo lavorò con John Rhys-Davies in Indiana Jones, 
così John fu molto contento di lavorare ancora con lui, 
essendo Gimli. 
Gino ci ha detto che John doveva indossare 4 maschere al 
silicone sul volto, con naso, orecchie e fronte finti, e un 
sacco di capelli. Il makeup prendeva 5 ore al giorno. Il 
povero Rhys-Davies doveva indossare diversi chili di costume 
per tutta la giornata, e perciò sudava molto: la colla così si 
scioglieva e così il trucco andava riapplicato a metà 
giornata... 
Gino inoltre ci ha mostrato la loro mascotte Gemma, il cane di 
Richard, che sfortunatamente però è deceduta (!)..
Poi ha mostrato il making of di Lurtz, il capo-Uruk che uccide 
Boromir in FotR, passo dopo passo ci ha fatto vedere come è 
stato truccato Laurence Makaore, che addirittura si 
addormentava durante le sessioni di trucco. Laurence ha dei 
capelli molo lunghi, così l’unica parte non coperta del suo 
corpo erano i capelli, che venivano mescolati a quelli della 
parrucca. Gli occhi erano molto complicati da fare perchè se 
le protesi non si incollavano bene il pubblico avrebbe notato 
che c’erano. 
Il makeup di Laurence copriva il 100 per 100 del suo corpo, 
persino gli occhi erano coperti da apposite lenti. Dopo che 
Peter finiva di registrare le scene (vi furono 3 sedute di 
riprese, quindi tre notti di trucco...), Laurence veniva 
medicato da un dottore, perché siccome indossava lattice, vi 
sudava dentro e ci si muoveva, da più di un giorno, il suo 
corpo era pieno di bolle ed escoriazioni. 
Nel video Gino ci ha fatto vedere il loro lavoro ora dopo ora: 
alle quattro del mattino erano esausti: Laurence dormiva, e 
loro ci erano vicini... 
Bay Riatt ha realizzato il secondo dvd che Gino ci ha fatto 
vedere. Era incentrato sul making of di Gollum, con menù 
animati e una irritante musichetta in sottofondo! Veramente 
bello, con materiale che - ha detto Gino - nessuno mai 
vedrà ... 
C’era il Test che Adam Valdez animò in key-frame come provino 
da mandare al presidente della New Line, quando si doveva 
decidere se Gollum sarebbe stato digitale o no. Poi c’era la 
prima audizione di Andy Serkis, con lui che parlava come 
Gollum, sbavando e sputando..Aveva addosso la solita giacca di 
pelle nera...! 
Poi c’era una dimostrazione del software creato da Bay Riatt 
per animare le espressioni di Gollum. Abbiamo visto Gollum 
ghignare, triste, stupito, felice, spaventato, e poi un sacco 
di altre strane facce frutto di ‘stress’ ai comandi del 
software: ad esempio in una mezza faccia era inorridita, e 
mezza era assonnata... 
Ci ha spiegato che il modello di Gollum, quando subiva stress 
eccessivi, diventava rosso, e infatti abbiamo visto un cursore 
di mouse che tirava giù il bacino della creatura, così la sua 
schiena diventava rossa e andava in pezzi! 
Poi c’era del materiale strano, sempre su Gollum: ci ha fatto 
vedere dei plates originali con Serkis che performava Gollum e 
poi il modelli CG al suo posto; ma alcune scene erano strane: 
avete in mente la parte in cui Gollum, la corda legata al 
collo, è in ginocchio e piagnucola? Bene, gli misero una 
chitarra elettrica rossa perfettamente renderizzata tra le 
braccia...E poi abbiamo visto una scena che è stata tolta 
dalla versione cinematografica (ma che forse sarà 
nell’extended..!!): Gollum che attacca Gandalf e gli stacca la 
testa!! 
Ad un certo punto poi Gino ha tirato fuori questo busto di 
Gollum! Ci è venuto a tutti un colpo: era davvero 
stupefacente, realistico, così viscido e traslucido! Era il 
busto realizzato da Gino con lattice e silicone tramite la sua 
famosa tecnica ad aerografo, quello che abbiamo visto anche su 
L’arte de Le Due Torri. Veramente bello. 
Poi Gino ci ha mostrato il making of dell’esplosione al Fosso 
di Helm, che era un mix di effetti reali e digitali (anche se 
l’esplosione in sè era totalmente fisica, creata sulle 
miniature); ci ha spiegato come hanno fatto il modello di 
Barbalbero, mostrandoci le registrazioni di terriccio reale 
che cadeva su bluescreen poi utilizzato da applicare sui piedi 
digitali quando si muovevano; abbiamo visto come hanno fatto 
lo “Stpefaciente Legolas”, quando monta a cavallo lussandosi 
la spalla (c’era il clean plate con Orlando che salta e torna 
a terra mettendosi in disparte, e poi vi veniva sovrapposta la 
controfigura digitale - che in sé è una delle meglio fatte che 
io abbia mai visto). 
Infine abbiamo visto il making of di moltissime scene: 
mostrava prima il clean plate (con del girato dal vivo oppure 
delle miniature...), poi si sovrapponevano i vari strati: il 
camera tracking per la postproduzione, le creature digitali, i 
matte paintings dei fondali, l’illuminazione e le ombre... 
Veramente impressionante.
La conferenza è finita con un Q&A con il pubblico: 
Come hai affrontato il passaggio dal Workshop al Digital? 
Beh c’era molta collaborazione. Sono uno dei primi nel mio 
campo da aver fatto il salto nel digitale, tuttavia sono 
ancora molto ancorato alla fisicità del mio lavoro. Così nel 
digital painting ho il vantaggio delle mie vecchie tecniche di 
makeup, soprattutto l’uso dell’aerografo. Per King Kong sarò 
ancora un collegamento tra Weta Workshop e Digital, costruendo 
modelli e portandoli in digitale.
Com’è lavorare al Weta? E’ diverso rispetto a lavorare a 
Hollywood? 
No, è abbastanza simile. I materiali sono gli stessi, ci 
arrivano da Los Angeles. In NZ sono molto aggiornati. E quello 
che non riusciamo a procurarci ce lo fabbrichiamo da noi. 
L’ambiente è praticamente lo stesso che a Los Angeles: abbiamo 
ottimi artisti, molti poi vengono apposta dagli USA per 
formare i nuovi arrivati.
Hai paura che le nuove tecnologie rimpiazzino il makeup più 
tradizionale? 
In ROTK c’è una scena nella quale vediamo la metamorfosi di 
Smeagol in Gollum. Coprimmo Serkis con un 85% di makeup fisico 
e con un 15% di sofisticato morphing digitale, per deformargli 
progressivamente il viso. Quindi per ora il connubio è molto 
produttivo tra makeup e CG: l’abbiamo tutti visto il Hulk, in 
molte scene di quel film la creatura era metà digitale e metà 
makeup. Ma certo non posso predire niente per il futuro...
La storia del makeup è simile a quella della CG, per la quale 
i giri di boa sono stati Star Wars e Jurassik Park? Vi sono 
stati giri di boa simili anche per la storia del makeup? 
Certo, John Chambers negli anni trenta introdusse il lattice, 
e qualche decennio dopo il silicone rivoluzionò tutto. In ROTK 
vedremo un lavoro magistrale fatto col silicone sul volto di 
un Bilbo Baggins talmente vecchio da sembrare antico. Un’altra 
rivoluzione, che più che altro è stata una evoluzione, è stato 
l’accorciarsi progressivo dei tempi di realizzazione del 
trucco.
Parliamo del terzo film. Shelob...è interamente digitale? E’ 
stata molto difficile da concettualizzare? 
Non so se siete aracnofobici..beh, se si, state attenti: 
Shelob è terrificante. Abbiamo lavorato molto per spaventare a 
dovere Pete, che ha una paura orrenda dei ragni. Usammo come 
base un enorme e repellente ragno neozelandese. Poi, l’anno 
scorso, Pete vide Harry Potter e la Camera dei Segreti, e 
rimase allibito da quanto era spaventoso quel ragno. Dovemmo 
rifare tutto il design per realizzare qualcosa di ancora più 
ben fatto, ora Shelob è davvero terrificante, è velocissima, 
ma ha anche una sua personalità , vedrete...
E che ci dici su King Kong? 
5 mesi fa un gruppo di persone al Weta ha iniziato la 
preproduzione e il lavoro di design. Abbiamo fatto delle 
enormi maquettes per progettare i molti dinosauri (!?) 
presenti nel film. Sarà epico, e lavorerò ancora sia nel campo 
fisico che in quello digitale.
Dopo la conferenza Gino ci ha autografato ‘L’arte de Le Due 
Torri’, scrivendo sul mio: “Hi, andrea, hello from Middle 
Earth! Greetings, Gino Acevedo, Weta Workshop.”
Nel pomeriggio poi abbiamo avuto una intervista privata con 
lui: 
L’INTERVISTA
Sappiamo che sei considerato il collegamento tra Weta Workshop 
e Weta Digital. Ne Le Due Torri sei diventato Direttore degli 
effetti visivi su Creature, lavorando sulle textures di 
Gollum. Perchè hai deciso di passare al ‘Lato Oscuro’ - come 
hai dichiarato a Cinefex - e cosa hanno pensato i tuoi amici 
di questo grande salto? 
I miei amici a Los Angeles non volevano crederci. Dovetti 
portargli delle foto di me che lavoravo al computer! Questo 
perchè negli USA lavoravo solo con l’aerografo. Poi decisi di 
lavorare al computer, perchè era una grande opportunità per 
me. Avevo sempre desiderato conoscere il PC, ma non ci ho mai 
realmente lavorato, perciò ai tempi rimasi un pò intimidito. 
L’opportunità venne perchè si scoprì che si poteva fare 
qualcosa di più per il realismo di Gollum, e io avrei 
supervisionato bene tra gli aspetti fisici e quelli digitali. 
E siccome non si sa cosa riserva il futuro, ma senz’altro 
coinvolgerà la CG, allora ho accettato.
Quale momento della Compagnia dell’Anello ti ha reso più 
orgoglioso, vedendo il risultato? 
La mia parte! Ero uno dei nani all’inizio del prologo. Mi 
vedete un attimo, non molto...questo perchè il mio amico mi ha 
fatto finire fuori dal film, grazie Peter Jackson.. C’era 
questa panoramica orizzontale sui nani, e io ero di fianco al 
mio amico. Proprio quando la cinepresa si avvicinava a 
me..Pete tagliò! Ero poi nella scena successiva, sollevavamo 
gli anelli. Ero pieno di protesi e trucco! 
Comunque la creatura che mi rende più fiero è Gimli, fu 
davvero una sfida, un makeup molto difficile, era complicato 
trovare materiali giusti che dessero a Gimli un aspetto 
realistico. Poi sono orgoglioso anche di altri makeups: i 
nasi, ad esempio, come quelli di Gandalf e Saruman: molta 
gente non credeva che fossero finti, mi diceva “naah..non 
indossano mica protesi, quelli!”, perciò ero molto 
orgoglioso..
Quanto è durato il lavoro su Gollum? 
Beh, i designers vi hanno lavorato per sette anni. Un mucchio 
di tempo. I primi disegni vennero integrati con quelli di Alan 
Lee, poi dopo di questo realizzammo maquettes, che sono 
sculture. Vi furono centinaia di disegni e di tipi diversi di 
Gollum, finché non trovammo quello che piaceva a Pete.
Qual’è la creatura che preferisci? 
Beh, Gollum ovviamente, ma parlando di makeup penso sia Lurtz. 
Era un mio amico, Laurence Makaore. Il suo trucco era 
grandioso, ci mettevamo undici ore solo a mettergli su le 
protesi e a dipingerlo. Ma non era solo il trucco il sé, era 
la presenza stessa di Laurence, che è un tipo bello grosso, 
molto più di me (vedete dalle foto..io-pungolo-sono alto uno e 
settantotto...quindi Gino è alto almeno uno e novanta...), e 
aveva questa presenza incredibile, così quando indossava il 
makeup diventava davvero il suo personaggio, abbastanza 
disgustoso anche...
Parliamo un pò di ROTK. Nel trailer di settembre, c’è una 
scena in cui Gollum sogghigna maliziosamente: quando ho visto 
quella scena ho avuto un colpo, tanto che mi guardai il 
frame-by-frame decine di volte..veramente stupefacente. E’ 
solo un anticipo della performance di Gollum? Sarà - se 
possibile - ancora meglio del Gollum di TTT? 
Penso veramente che sarà ancora meglio. L’abbiamo pure mandato 
a scuola di recitazione! D’altronde, lui è IL personaggio. E’ 
così credibile, e lo sarà ancora di più ora, cosa che lo 
renderà anche più terribile: quando lo vediamo, è adorabile, 
ma poi sceglie, si trasforma in Gollum, tradisce Frodo e Sam, 
e così ci viene da odiarlo. In ROTK ci saranno delle 
animazioni davvero stupefacenti, abbiamo degli animatori 
fantastici al Weta Digital. Hanno catturato il look di Andy e 
la sua performance come meglio non si poteva fare. C’è una 
scena, poi, che probabilmente è la mia preferita con 
Gollum...solo che non posso raccontarvela!
Posso chiederti se la scena tra Smeagol e Deagol sarà nella 
versione cinematografica o nella Extended dvd Edition? Sono 
tre anni che vediamo quelle foto...vogliamo sapere...! 
Oh, si...è nella versione cinematografica, ne sono 
praticamente certo. E’ una scena fantastica...ma...avete visto 
delle foto?!
Si, su ToRn, qualche anno fa.. . 
Ah, si. E’ stato mentre realizzavamo il makeup di Deagol, e 
quello per cui Smeagol si trasforma in Gollum. E’ stato un 
sacco di anni fa...e noi vedremo la scena solo ora! E’ 
impressionante!
Cosa ci dici di King Kong? Sei coinvolto nel progetto? 
Si, e Peter Jackson vi sta già lavorando. Cinque mesi fa 
alcune persone hanno iniziato il design dei Dinosauri..sai, ci 
sono un pò di Dinosauri... (?!), così hanno scolpito queste 
grosse maquettes. Io ho iniziato a lavorarvi tre settimane 
fa...anche se sono ancora impegnato in ROTK..manca poco 
ormai...è quasi finito, solo due settimane ancora...
E invece Le Cronache di Narnia - il leone, la strega e 
l’armadio? 
Sono coinvolto, assieme a Weta, nel progetto...Stiamo 
realizzando le prime previsualizzazioni. Sarà un nuovo Signore 
degli Anelli, è una storia ENORME (sette libri!).
Un’ultima domanda. Qual’è stato il periodo peggiore in questi 
anni, il momento in cui avete pensato che non ce l’avreste 
fatta? 
E’ dificile dirlo. Avevamo sempre una marea di lavoro da 
svolgere..iniziavamo lavorando a degli orchi per il set, poi 
facevamo il makeup del cast, per esempio di Gimli e 
Gandalf..., e dopo le riprese dovevamo togliere tutto quel 
trucco dagli attori, così finivamo a notte inoltrata! Ci 
svegliavamo prestissimo, lavoravamo sei giorni a settimana, ed 
erano lunghi, lunghissimi giorni... Poi, conosci il tempo di 
Wellington: spesso è freddo e piovoso, così dovevamo fare 
attenzione a non ammalarci. E poi, quando ci capitavano un pò 
di vacanze, ci ammalavamo subito, recuperando così dalle altre 
volte..!
Grazie mille, Gino, e buon lavoro! 
Ciao!