Bad Movie - Codice 999, di John Hillcoat

Il Bad Movie della settimana è Codice 999 di John Hillcoat, crime movie affascinante con cast stellare da Woody Harrelson a Kate Winslet

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Spoiler Alert
Russi

"Penso che sia la cosa bella degli Stati Uniti d’America. Anche i cattivi sono frutto del melting pot. Ed è una cosa che mi fa sentire bene perché questo dimostra che Hollywood non se la prende mai con un’etnia specifica considerata come aliena alla nostra società bensì con degli stranieri che hanno sfruttato il cinismo della nostra stessa società. Potremmo effettivamente stare qui a parlare molto sul concetto: 'Da quali culture provengono i cattivi?'. Sarebbe bello un libro di cinema che parla dei vari villain del cinema hollywoodiano nel corso degli anni".
Già, sarebbe bello.
Come sarebbe bello ricapitolare qualche film che recentemente ha enfatizzato il concetto cinematografico di mafia russa in Usa con conseguente declinazione filmica in base al tipo di prodotto audiovisivo nordamericano proposto al pubblico. Quelle parole di Keanu Reeves, in esclusiva per noi di BadTaste.it in relazione al suo ottimo John Wick, colpirono nel segno insieme alla frase precedente dell'intervista a Reeves pubblicata il 25 gennaio 2015: "Non lo so. Non me lo spiego. Direi che fa parte di alcuni cicli che muoiono e rinascono ad Hollywood. Posso solo concludere che evidentemente era ora che… i russi tornassero in azione!".

Back in the U.S.S.R.

Non sono più la minaccia reale dietro quella aliena della science fiction anni '50 o i supposti sobillatori di massa dietro sceneggiatori considerati pericolosi alla Dalton Trumbo. Non sono nemmeno più gli invasori istantanei di Alba Rossa (1984) di John Milius. I russi sono già negli Stati Uniti da un bel pezzo e sono diventati così forti e radicati da spadroneggiare facendo sentire gli americani estranei in casa loro. È come se Ivan Drago non arrivasse più a spaventare tutti dall'estero uccidendo Apollo Creed sul ring. È come se Ivan Drago abitasse ormai la Montagna Solitaria Usa da tanto, tanto tempo avendola trasformata in casa sua come fa lo Smaug de Lo Hobbit con Erebor. Quali sono i film che ci stanno ponendo di fronte alla naturalezza e potenza della presenza mafiosa russa dentro i confini statunitensi? John Wick (sarà Keanu Reeves a rimetterli in riga), The Equalizer - Il Vendicatore (sarà Denzel Washington a prenderli a martellate), Chi è senza Colpa (russi per James Gandolfini ma per essere più precisi sono ceceni). È dai tempi di Little Odessa (1996) di James Gray che vediamo la mala dell'Est trasferita armi e bagagli nel Far West. Sia che si tratti di metropoli a stelle e strisce, sia che si tratti di Europa (La Promessa Dell'Assassino). I toni di questo filone crime possono variare dall'action più parossistico (The Boondock Saints, John Wick, The Equalizer) al noir più complesso (Little Odessa, I Padroni Della Notte, La Promessa Dell'Assassino, Chi È Senza Colpa).
In questi ultimi anni la minaccia si è fatta sempre più opprimente.
Codice 999 di John Hillcoat non fa che confermarlo.

Zarina Winlset

Kate Winslet, per Hillcoat, è Irina Vlaslov. Cattivissima, logorroica, estenuante. E con dei capelli da vera coatta di periferia. Per non parlare dell'abbigliamento. È lei che ammorba e dirige la vita del criminale Michael Atwood (Chiwetel Ejiofor) in quel di Atlanta, Georgia. Quello che ci affascina assai del film di Hillcoat è che i russi qui non solo sono padroni onnipotenti delle vite e delle svolte narrative di un film. Sono anche imperscrutabili nel senso di misteriosi, criptici, inavvicinabili nella lettura delle loro azioni. Come l'Andreotti de Il Divo (2008) di Sorrentino, si muovono nell'ombra, pontificano su tutto e sembrano possedere dossier scottanti in grado di renderli intoccabili. Parlano con cellulari satellitari dai carceri, hanno risorse finanziaria infinite e muovono esperti criminali come fossero semplici pedine sacrificabili di una partita a scacchi già vinta. Lo sa bene l'ex militare Atwood, costretto da questi gangster russi semiti ("È la versione ebrea di Cosa Nostra" dirà qualcuno) a organizzare non una rapina complicatissima bensì due, sotto il ricatto devastante che vede suo figlio nelle mani di questi gelidi tiranni. La donna di Atwood (interessantissima Gal Gadot) è la sorella più bella di Irina (complesso rapporto tra le due) di nome Elena Vlaslov. Mentre Atwood è in apprensione e sotto costante minaccia per quanto riguarda la vita del suo bambino... ad Elena la cosa sembra non toccarla minimamente, divertendosi a fare di lui quello che vuole dal punto di vista sessuale e provando piacere, insieme alla sorella, a confondergli ogni giorno di più le idee. Il rapporto tra le due donne è semplicemente fantastico perché costantemente e sensualmente conflittuale. Meritava un film a parte.
Questa continua vessazione, giustamente, fa andare fuori di testa il nostro criminale perbene interpretato con il consueto carisma gentile da Ejiofor.

Caos

Il film non è Heat - La Sfida (1995) di Michael Mann. Atwood, sostanzialmente, non ci capisce proprio niente. A differenza del personaggio di Robert De Niro nell'importante e seminale crime movie di Mann... egli vive in balia di eventi gestiti da Irina & Elena. Sarà sempre un metro indietro a loro dopo che ha organizzato una rocambolesca rapina guidando una banda composta da tossico che non sa gettare nemmeno una sigaretta fuori dall'abitacolo di una macchina (Aaron Paul in un ruolo simile al successo Breaking Bad), fratello responsabile del tossico (Norman Reedus), poliziotto corrotto 1 (Anthony Mackie) e poliziotto corrotto 2 (Clifton Collins, Jr.).
Aggiungete ai problemi di Atwood anche il fatto che in questa vicenda interverranno anche poliziotto molto in gamba non corrotto 1 (Woody Harrelson), poliziotto molto in gamba non corrotto 2 (Casey Affleck) + altra gang criminale (Messicani) decisamente più grossolana, ingenua e manipolabile rispetto ai gelidi russi.

Conclusioni

Avete già capito che Codice 999 ha un cast stellare, croce e delizia di un regista che in 115 minuti di racconto passa vorticosamente andata e ritorno da Winslet a Ejiofor, Gadot, Reedus, Harrelson, Mackie, Affleck Jr. (il più bravo), Collins Jr. e Aaron Paul. Avremo le rapine, gli inseguimenti e le conseguenze di rapine e inseguimenti dentro i rapporti interpersonali tra criminali e poliziotti.
È un film imperfetto come tanti di questa primavera 2016 ma è difficile staccargli gli occhi di dosso per via dei suoi appariscenti interpreti.
E poi c'è questa idea del dominio russo in terra Usa ancora più scioccante perché a farne le spese non è polizia o middle class quanto piuttosto il criminale fico (Atwood), di solito nel cinema di oggi sempre più acuto e cinematograficamente potente rispetto ai piccolo borghesi che rispettano la legge.
E invece, nonostante Atwood si prenda una piccola soddisfazione finale nei confronti di Irina, eccolo annaspare come noi spettatori di fronte a un grande disegno criminale ex sovietico per lui incomprensibile.
Ha ragione Keanu Reeves. Evidentemente è proprio ora... che i russi tornino in azione.

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