Harry Potter in perdita?

Incredibile bilancio per il quinto capitolo della saga, L'ordine della fenice, che nonostante incassi mondiali vicini al miliardo di dollari, sarebbe in perdita. La realtà è ovviamente diversa...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Se c'è una cosa che va detta subito, è che quello che sta accadendo per Harry Potter e l'ordine della fenice è purtroppo pratica normale a Hollywood (chi scrive si ricorda un analogo caso già ai tempi di Forrest Gump).

I fatti. Al sito Deadline è arrivato il consuntivo dei ricavi e delle spese di Harry Potter e l'ordine della fenice, pellicola che, nonostante i 938 milioni di dollari guadagnati nei cinema mondiali, sarebbe (secondo la Warner) in rosso di 167 milioni.

La questione è ovviamente più semplice e meno drammatica. Come sempre nei casi di saghe in cui qualcuno (regista, attori o produttori) deve prendere una percentuale sui profitti, gli studios hanno tutto l'interesse a far sì che non ci sia nessun profitto, almeno sulla carta. E' il motivo per cui le star più importanti prendono percentuali fin dal primo dollaro di incasso e non sui profitti.

Andando a spulciare le varie cifre segnalate nel documento, non è difficile capire quali siano le voci più discutibili. I 162 milioni ottenuti dal theatrical (ossia lo sfruttamento in sala) in America sono assolutamente credibili, considerando che il film ha incassato 292 milioni negli USA (quindi, tolte le percentuali degli esercenti, ci siamo). Sarebbero accettabili anche i 298 milioni sui mercati esteri (dove il film ha fatto 646 milioni), se non fosse che, a differenza dei dati americani, comprendono sia il theatrical che il non theatrical (e non è chiarissimo cosa si intende esattamente con la seconda voce, visto che televisioni e home video hanno voci a sé).

A proposito di televisioni, se i 42 milioni delle pay-tv potrebbero essere corretti, che dire dei miseri 2,3 milioni per cui le varie televisioni non pay-tv avrebbero pagato complessivamente i diritti mondiali? Questo sembra uno scherzo, quindi faccio un'ipotesi: magari il film è stato venduto quasi sempre all'interno di un pacchetto di titoli e si sono considerate le entrate soltanto di quei territori (pochi evidentemente) in cui è stato ceduto da solo.

Capitolo home video. L'unica voce in questo senso è quella 'Video Cassette'. Forse la voce comprende comunque l'home video in generale (visto che le vhs erano già morte in quel momento). Leggendo però questi dati, il film ha incassato 220 milioni solo dalle vendite negli Stati Uniti per quanto riguarda l'home video e considerando che le percentuali in questo caso sono più favorevoli per gli studios, i conti proprio non tornano.

E veniamo alle spese. Qui è più difficile fare congetture, ma tre cifre saltano immediatamente all'occhio. Intanto, la Warner sostiene di aver pagato 211 milioni per la distribuzione, ma non è chiarissimo a chi. Per quanto riguarda il theatrical, in sostanza sono state le varie divisioni internazionali della Warner a farlo uscire nel mondo, quindi verrebbe da pensare che sia solo un modo per girare dei soldi alle proprie sedi locali.

Dove proprio le cifre balzano all'occhio sono i costi di produzione e gli interessi, 315 milioni per la prima voce e 57 per la seconda. Intanto, se veramente Harry Potter e l'ordine della fenice fosse costato più di Avatar, ci sarebbe da licenziare qualcuno per i soldi buttati in questo modo. E poi, perché 57 milioni (cifra comunque alta) per gli interessi? La Warner produce la saga da sola (ulteriore motivo per cui è un franchise ricchissimo) ed è veramente strano che debba chiedere dei prestiti per un investimento sicuro al 100%.

Insomma, cifre che fanno capire bene la ragione per cui a Hollywood si ironizza sui poveri sventurati che prendono percentuali sui profitti...

Vi ricordo che, per segnalarmi temi interessanti, potete mandarmi una mail o scrivermi su Facebook o Twitter...

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