Iron Man 2 legato alla crisi dell'auto?!?
La pellicola avrebbe comprato un marchio della General Motors per un suo villain, esiste il gruppo di supereroi de I formidabili e forse Nolan non farà Batman 3. Queste e altre vaccate nel nuovo Quinto potere...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Marco ci segnala quella che diventa senza dubbio la perla di oggi. Nel programma radiofonico 'Dj chiama Italia', il conduttore Linus ha parlato di Iron Man 2, sostenendo che in questi film americani in ogni episodio si debbano 'inventare' nuovi villain d'attualità. Nel caso di Hammer (interpretato da Sam Rockwell) si è detto che è un personaggio inventato per rendere attuale la pellicola, dato che nel mondo reale l'omonima industria di automobili per la crisi ha venduto il marchio. Nel caso aveste qualche dubbio, potete vedere la scheda di questo storico personaggio su Wikipedia. Peraltro, lui si chiama Hammer, mentre il marchio della General Motors era... Hummer. Sarebbe interessante scoprire se la tesi l'ha tirata fuori Linus o qualcuno della sua redazione. In attesa del nuovo villain di Thor, che dovrebbe chiamarsi Alforomeo o Lencia...Campioni del mondo!
Ferzan Ozpetek ha trionfato al Tribeca. Almeno è quello che ci hanno fatto capire i giornali italiani. Alcuni hanno parlato poco correttamente di Premio della Giuria, che per chi è abituato a Cannes sembra un riconoscimento importantissimo. In realtà, era una menzione speciale, un premio così importante che... il New York Times neanche l'ha citato nel suo articolo. Se leggiamo il resoconto fatto da ABC News, si capisce bene che il premio vinto da Mine vaganti non è proprio fondamentale. Per carità, un riconoscimento è sempre piacevole e facciamo anche noi i complimenti a Ozpetek, ma da certi toni della stampa sembrava che avessimo vinto l'Oscar.
A proposito di tifo, Barbara Mosconi su Tv Sorrisi e Canzoni fa titolo e domanda alla Buy sul tenore "Matrimoni e altri disastri ha sconfitto Scontro tra titani". Spiegazione della giornalista, il film italiano (al primo weekend) ha avuto una media per sala migliore di quello americano (al secondo fine settimana). Cosa non si farebbe per esaltare una pellicola italiana...
Il sogno di una vitaUna delle cose più interessanti dei mass media è come i titoli talvolta non corrispondano minimamente ai contenuti dell'articolo. Dina D'Isa del Tempo intervista Barbora Bobulova:
Questo è il suo primo film d'azione, si prepara a fare la Bond Girl?
E perché no? Non mi dispiacerebbe affatto. E mi sento pronta dopo aver girato tutto il tempo con i tappi alle orecchie in questo film di genere, che mescola azione, giallo e poliziesco.
Bene, da questa affermazione che titolo facciamo? Bobulova il mio sogno? Diventare una Bond Girl. Ineccepibile...
Supereroi vecchi e nuovi
Un altro problema è voler politicizzare tutto, soprattutto se si è giornali 'estremi' (di destra o di sinistra). Per esempio, ecco come Roberto Silvestri ha parlato di Iron Man 2, film che è veramente difficile leggere in chiave seriosa:
E' uno che non si fida di Enron e Cheney. E se personificasse le ong, armate di ideali e di passione non sequestrabili, come Greenpeace o Emergency (per riferirci a strutture private pacifiste che dispongono di armi spirituali di immensa potenza)?
Su La Stampa, Alessandra Levantesi, parlando sempre della stessa pellicola, dice:
Tanto per cominciare, bollare di insensatezza e mancanza di profondità un fumetto ci sembra bizzarro. Il fumetto è insensato per natura; e, se proprio vogbliamo, la sua filosofia consiste nel riflettere il caos del mondo rifuggendo dal rigor di logica.
E poi dicono che i giovani non leggono i quotidiani (ma forse perché anche i giornali "rifuggono da ogni logica" e cercano di far incazzare il loro eventuale pubblico)...
Sul Giorno, Silvio Danese, recensendo a sua volta Iron Man 2 (film che chiaramente porta sfiga ai giornalisti, visti gli errori che porta a commettere), scopre un nuovo gruppo di supereroi:
Ma quanti sono? Batman, Superman, Spider-Man, I Formidabili, X Men, Hulk...
Forse I Formidabili era inteso attaccato a X-Men come traduzione di 'Uncanny', comunque sembra uscito da Alan Ford...
A proposito di supereroi, su Repubblica, in sole tre righe di notizia brevissima sul nuovo Batman, si riesce a scrivere "Non si sa se Christopher Nolan sarà alla regia". Magari sta' botta ha deciso di cambiare mestiere e di passare ai costumi...
Tutti pazzi per Draquila
Per quanto riguarda il documentario di Sabina Guzzanti Draquila, possiamo dire tre cose generali. Uno, tutti (o quasi) la paragonano a Michael Moore, paragone non solo discutibilissimo ma sicuramente non molto originale (c'è solo Moore che fa i documentari? A questo punto, perché non un Morgan Spurlock?). Due, nessuno ha fatto notare le pessime condizioni della proiezione stampa (in dvd, immagini sballate e audio uno schifo). Infine, tre, i giornali di sinistra ne hanno parlato bene/benissimo, i giornali di destra male/malissimo. Una sorpresa da cui sarà impossibile riprendersi...
Tornano gli '80? Come no...
Dopo il pezzo di Silvia Bizio su Repubblica, è ufficiale: deve esserci stata un'agenzia di stampa che ha parlato della 'moda' dei remake di pellicole anni ottanta, visto che erano già usciti due articoli analoghi in giro. Che poi i remake siano un caposaldo di Hollywood e che ci saranno anche quelli degli anni settanta o sessanta (novanta è un po' eccessivo, a meno che non siano film stranieri), evidentemente è qualcosa di troppo complesso da capire. Si arriva anche all'assurdo di citare Iron Man, perché 'sarebbe' un fumetto anni ottanta. Della serie, quanto tutto fa brodo...
Aridatece Novella 2000
Sul Corriere della Sera, Alessandra Farkas ricorda Lynn Redgrave in maniera discutibile, citando tutti gli scandali (soprattutto sessuali) legati a questa storica famiglia del cinema. Era proprio necessario? Non si poteva parlarne in un altro articolo e in un altro momento?
Orologio rotto?
Sul Giornale, Silvia Kramar parla di Happy Town e paragona questa serie a Twin Peaks, ma questo passaggio è particolarmente interessante:
come ci aveva insegnato Lynch nel suo telefilm e pochi mesi dopo nel lungometraggio Blue Velvet
Peccato che Twin Peaks sia del 1990, mentre Velluto blu (un giorno capirò perché tanti giornalisti hanno difficoltà a citare i titoli italiani) è del 1986. Ringrazio Eddy che mi ha fatto notare l'errore (io il pezzo l'avevo visto ma non ci avevo fatto caso) e vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema