L'uomo ragno di colore?
Per il quotidiano Leggo, non ci sono dubbi, l'afroamericano Donald Glover sarà il prossimo Spider-Man, mentre Will Smith è in corsa per diventare Capitan America. Inoltre, nel nuovo Quinto potere, anche i "maialini gay"...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Una delle cose che sottolineo spesso in Quinto potere è come gli articoli dei giornalisti possano divergere pesantemente dai titoli con cui vengono presentati. La spiegazione è semplice: di solito, i titoli li decidono i responsabili delle sezioni e non i giornalisti stessi. Ecco come nasce questo servizio di Leggo del 3 giugno (segnalato da Giacomo), che parla dell'autocandidatura di Donald Glover, un comico di colore, a nuovo Spider-Man. La notizia l'avevamo ripresa anche noi, ovviamente facendo presente che le possibilità dell'aspirante arrampicamuri sono minime. Ma più che l'articolo in sé, lascia stupefatti la presentazione, con grosso spazio (e foto) in prima pagina, titolo in alto "Scelto il comico Donald Glover" (no, non mi sono dimenticato punti interrogativi, non ci sono proprio), sottotitolo "L'uomo ragno cambia colore" (idem come sopra), per poi (sempre in prima) scrivere:Nella pagina di spettacoli si dice invece:L’uomo ragno cambia pelle. Il supereroe, da quasi 50 anni giovane, statunitense e bianco, nel prossimo film potrebbe avere il volto del comico e rapper afro americano Donald Glover, protagonista della sit-com Community".
"La produzione punta su Donald Glover..."
La produzione punta su di lui? Ma se nell'articolo stesso si dice che si è autocandidato? Sembrerebbe una serie scritta con l'idea "tanto anche se stiamo pompando una notizia senza fondamento, la gente dopodomani se lo scorda". Mi chiedo però che titolo ci sarà quando verrà scelto il vero nuovo Spider-Man. Comunque, giusto per non farci mancare nulla, nel trafiletto accanto si scrive:
con Will Smith in corsa per il ruolo di Capitan America e l’anglo-ghanese Idris Elba per quello del dio celtico Heimdall in Thor..."
Will Smith deve essere rimasto spompato a forza di continuare a correre anche dopo la scelta di Chris Evans, mentre Elba che corre a fare visto che ormai è da diversi mesi che è stato selezionato in quel ruolo?
Inutile dire quindi a chi va la prima perla di Quinto potere, che finalmente ha anche un logo (merito ovviamente del bravissimo Borg). Giusto per questioni di quantità, Maurizio Porro del Corriere della Sera arriva soltanto secondo. Ma se dovessimo fare la classifica pound for pound (o meglio, parola per parola) questa frase, tratta dalla sua recensione di Tata Matilda e il grande botto del 4 giugno, meriterebbe il primo posto:
i rapiti maialini (gay?) che nuotano come Esther Williams".
Ecco, quando un critico riesce a ipotizzare dei maialini omosessuali in una fiaba per bambini, vorremmo tanto avere un Nanni Moretti che gli legge le sue recensioni mentre lui sta a letto che piange...
Badcorrige
Due sbagli da segnalare in questo periodo su Badtaste. Uno è mio (avevo detto che i primi minuti di Robin Hood erano stati presentati su Sky, mentre era Premium, come ha fatto notare Victor Baia), l'altro è di Simone (che nello strillo della sua notizia aveva parlato di Sharlto Copley come di un attore sudamericano, grazie a Gabriele per l'input). Ovviamente, segnalateci sempre quando sbagliamo, così da poterci correggere prontamente...
Mio eroe!
Ci sono articoli troppo belli per essere veri, come Avril Lavigne che rischia la vita e viene salvata dal suo fidanzato, l'attore Brody Jenner. Ce ne parla, tra gli altri, l'immancabile TgCom. Ora, dopo decenni in cui sono uscite notizie di star che salvano la vita alla gente (vi ricordate quel periodo in cui Harrison Ford e Tom Cruise praticamente non facevano altro?), mi permetto di nutrire un leggero scetticismo su questi resoconti. Affascinanti, ma troppo belli per essere anche veri...
Moviemax uber alles
Il Giornale fa un po' di confusione e sostiene che:
La Moviemax, casa di produzione del film Dylan Dog, ha privilegiato Internet mostrando in anteprima il film ad alcuni blogger americani lasciando in attesa le distribuzioni di tutto il mondo".
Ovviamente, la Moviemax si occupa semplicemente della distribuzione italiana, il film è stato mostrato a dei blogger dai produttori americani. Magari l'errore è nato dal fatto che il comunicato stampa, ripreso da molti mass media, l'abbia mandato la Moviemax...
Spoilermania
Cosa accomuna Giorgio Carbone (Libero) e Paolo Mereghetti (Corriere della Sera)? Il fatto che abbiano entrambi uno spazio enorme (Carbone il venerdì, Mereghetti normalmente il giovedì) per recensire un film ogni settimana. Risultato? Impossibile riempire tutte quelle righe senza spoilerare praticamente buona parte (se non tutta) la storia della pellicola che si ritrova sotto i ferri di questi due abilissimi chirurghi. Almeno, la rubrica di Carbone è divisa in uno spazio Trama ben definito (che magari si può saltare), cosa positiva visto che le storie vengono raccontate dall'inizio alla fine. Venerdì 4 giugno è stato il caso de La papessa, forse il titolo che ha suscitato il maggiore interesse tra quelli del weekend nella critica nostrana (e infatti è andato male, guarda caso).
Invece Mereghetti (in questo caso mercoledì 3 giugno) si occupa de Il segreto dei suoi occhi, ovviamente con il solito, grande mestiere di rivelatore di tante piccole cose. Ho l'impressione invece che Giovanna Grassi spoileri pesantemente su Toy Story 3 il 6 giugno, ma ammetto di aver letto l'articolo a spezzoni proprio perché avevo troppa paura. Il giorno prima, la stessa Grassi, parlando dell'A-Team, ha sostenuto che questa frase sia una battuta classica del personaggio di Hannibal:
Adoro i piani ben riusciti, che diventano una sinfonia jazz".
Sbaglierò io, ma la seconda parte della frase non me la ricordo proprio...
Vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema