Robert Pattinson parente di Dracula? Sì, certo...
Notizia insensata sul divo di Twilight, che secondo delle ricerche sarebbe diretto discendente di Vlad III. Inoltre, Toy Story 3 è un film sessista e omofobo. Queste e altre amenità nel nuovo Quinto potere...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Con Giorgio Carbone, giornalista di Libero, di solito non siamo troppo buoni, ma oggi gli vanno fatti i complimenti per come domenica ha smontato la notizia di Pattinson discendente dei vampiri, che molti mass media hanno avuto il coraggio (incoscienza?) di pubblicare. Tra questi, il solito immancabile TGCom (segnalatoci da Antonio, grazie) che ha scritto:A volte la realtà supera la fantasia. Perché sembra certo che i due vampiri più famosi del mondo siano parenti. Ovvero Robert Pattinson, il protagonista della saga di Twilight in cui veste i panni di Edward Cullen e Vlad III (il conte Dracula). Secondo la ricostruzione di alcuni studiosi, il nesso è la famiglia reale inglese: Robert sarebbe un lontano cugino dei principi William e Harry Windsor, che a loro volta sono pronipoti del sovrano di Valacchia. Sarà vero?
Insomma, tutto torna. Perché Robert sarebbe parente di Vlad III (fonte di ispirazione per lo scrittore irlandese Bram Stoker per la creazione del suo personaggio più famoso, il conte Dracula) che a sua volta ha ispirato la saga di cui l'attore è il protagonista.
Poi, in un impeto di ragionevolezza, si dice "Anche se c'è chi sospetta che si tratti di una trovata pubblicitaria". Ma ovviamente non poteva durare ed ecco la 'validissima' chiusura del pezzo:
Da questa "particolarissima" ricerca, risulterebbe infatti che anche l'autrice dei romanzi, Stephanie Meyer, sia imparentata con il terribile Vlad.
Passi per una coincidenza. Ma due sono davvero troppe.
In effetti, mica potrà essere una coincidenza se ogni volta che ci sono notizie-vaccate in giro il TgCom se le beve. Oggi però è in buona compagnia, perché lo stesso avviene con la rubrica 'Che fanno' de La Stampa, che non ha posto nessun dubbio a riguardo.
Trend negativo
Oggi il premio Nanni Moretti ti viene a trovare a casa lo vince (per la seconda volta su due occasioni totali, complimenti!) Maurizio Porro del Corriere della Sera, grazie a questo estratto dalla sua recensione di Poliziotti fuori:
La psicosi, l’invidia e, chissà, pure il rimpianto del pene (Bruce Willis non è più un bambino e fa il macho come fosse un nazi en travesti) sono degni di scrittori baroccamente gay.
Non sarà "baroccamente gay", ma sempre sul Corriere (online questa volta) troviamo un incredibile pezzo su Toy Story 3, con dati sugli incassi strampalati e soprattutto accuse deliranti:
A quasi dieci giorni dall'uscita, ha già incassato 110 milioni di dollari (poco meno di 90 milioni di euro) ai botteghini Usa, ma "Toy Story 3 – La grande fuga" sembra destinato a fare il pieno anche di critiche. Stando, infatti, alle femministe a stelle e strisce, il film d'animazione della Disney in 3D, terzo e ultimo capitolo della saga che racconta le avventure animate dei giocattoli Woody e Buzz quando il loro padrone Andy va al college, sarebbe «sessista e omofobico» a causa della netta prevalenza di personaggi maschili (siamo nell'ordine di 7 a 1), per il modo decisamente poco elegante con cui vengono presentate le donne nella pellicola (dall'assillante madre di Andy all'iper-emotiva Barbie) e per la rappresentazione di Ken come un «gay fashionista con la predilezione per l’inchiostro viola» . Le accuse sono scritte nero su bianco sulla rivista "Ms", considerata fra le più autorevoli voci del femminismo americano. «Toy Story 3 è negligentemente sessista – ha tuonato la scrittrice Natalie Wilson nel suo articolo – e rischia di danneggiare i bambini che, guardando certi spettacoli, crescono interiorizzando le idee stereotipate su quello che gli uomini pensano delle donne. Non solo. Il film è anche omofobico per la descrizione che fa della bambola Ken e per le battute che riguardano questo personaggio, che suggeriscono che la cosa peggiore che possa capitare ad un ragazzo sia di essere una ragazza o un omosessuale».
Come solito, un articolo isolato diventa "fare il pieno di critiche", una donna incazzata si trasforma ne "le femministe a stelle e strisce". E se Ms è "fra le più autorevoli voci del femminismo americano", non oso pensare quelle meno importanti.
Leggende metropolitane
Uno dei grandi miti della storia del cinema è che Tom Selleck abbia rifiutato il ruolo di Indiana Jones e ovviamente Repubblica Online ce lo ripropone. Peccato che Selleck fosse obbligato per contratto a lavorare a Magnum, P.I. e non abbia quindi potuto partecipare al film di Spielberg, nonostante il suo interesse. Inoltre, si parla di Waterworld come di "uno dei flop più pesanti della storia del cinema", cosa che (giustamente) Kevin Costner smentisce in ogni occasione.
Gaetana Marrone sul Sole 24 ore di domenica si pone il dubbio sul perché La masserie delle allodole non abbia trovato una distribuzione negli Stati Uniti, tanto da spingersi verso la domanda:
perché arriva Almodovar e non i Taviani?
Forse perché Almodovar negli Stati Uniti ha un (piccolo ma solido) pubblico, mentre i Taviani non se li fila nessuno? Chissà...
Sul Giornale e sul Messaggero di lunedì 28, si parla del passaggio di Non pensarci, la serie televisiva tratta dall'omonimo film, in chiaro su La7. L'impressione è che si ignori il fatto che il telefilm sia già andato in onda su Sky, tanto che si dice "attesissima serie" in entrambi i casi (leggi, si è copiata un'agenzia stampa).
Sempre sul Messaggero e ancora lo stesso giorno, Gloria Satta scopre che Gabriele Muccino girerà Passengers con Keanu Reeves, notizia straconfermata un mese e mezzo fa.
E se abbiamo aperto elogiando Giorgio Carbone, chiudiamo criticandolo, visto che su Libero di sabato, parlando di A proposito di Steve, dice:
Occhio. Non è il film che ha dato l’Oscar a Sandra Bullock (quello che si chiama “Blindside” e non ha ancora trovato una distribuzione da noi).
Peccato che The Blind Side (staccato) la distribuzione l'abbia trovata da tempo, uscendo direttamente su Mediaset Premium e in home video...
Vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema