Star di Twilight a Roma...
...e giornali pronti all'appuntamento con Kristen Stewart e Taylor Lautner, tra articoli di colore e tanti spoiler su Breaking Dawn. Questo e altro nel nuovo Quinto potere...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
L'appuntamento con Kristen Stewart e Taylor Lautner, le star di Twilight arrivate a Roma per presentare il terzo episodio, Eclipse, era di quelli importanti e così la stampa italiana ha offerto diverse piccole perle a riguardo, anche se devo dire che mi sarei aspettato di peggio.Spettacolare intervista sul Venerdì di Repubblica a Ignazio Senatore, docente di psichiatria. E' il classico pezzo per cui ti chiedi: ma serve veramente il parere di un esperto, come se stessimo parlando di serial killer e non di semplici ragazzine appassionate, come è normale a quell'età? E soprattutto, non è che si fanno voli pindarici assurdi, con dichiarazioni come:
Un solitario dal portamento elegante che ricorda gli emo boy [sì, Pattinson fa pensare agli emo boy, certo...]
Secondo me, il vero sottotitolo è "l'amore ai tempi dell'anoressia". Il giovane vampiro Edward è anemico e levigato, mi ricorda certe mie giovani pazienti per le quali una curva sul corpo è un disastro. Ora, semplificando molto [ecco, almeno lo ammette], l'anoressia rivela il terrore di entrare nel mondo degli adulti, un balzo che spesso si fa quando si scopre, e si pratica, il sesso.
Si riesce pure a trovare un collegamento con Miss Marzo, "commediola americana dove due adolescenti predicano nelle scuole l'astinenza sessuale". Non si capisce bene perché dovrebbe rappresentare qualcosa di significativo nel discorso in questione, visto che siamo su un genere completamente diverso da Twilight. Così come non ci vuole grande fantasia a tirar fuori una serie di stereotipi legati al film, come "il supereroe dotato di poteri eccezionali, il mito dell'eterna giovinezza, il desideri di fuga "ai confini della realtà", la giovinezza tormentata del Werther di Goethe, L'umanità non più umana di Blade Runner". Prendete altre pellicole vampiresche (Intervista col vampiro magari) e potrete ritrovare gli stessi temi, pressoché obbligatori (poi, ovvio, trattati più o meno efficacemente), quindi qual è la notizia?
Claudia Alì sul Messaggero dice invece:
"la cosa che ha suscitato la sommossa popolare è stato, a sorpresa, il bacio tra Bella e Jacob nel nuovo film Eclipse. Un colpo di scena che ha fatto letteralmente venire giù il teatro".
Talmente colpo di scena che si sapeva da mesi...
Ci rivelano la storia di Breaking Dawn nei minimi particolari Michele Anselmi sul Riformista, Francesca Bellino sul Mattino e City (articolo non firmato). Non sarebbe un problema se il loro pubblico fosse composto di appassionate, ma rivolgendosi a un target generalista direi che molti lettori queste cose non le sapevano. Giacomo Vallati sull'Avvenire si supera, mettendo la trama di Breaking Dawn in bocca alla Stewart, che però in conferenza certo non si mette a raccontare la storia del quarto libro (e infatti non ha certo detto questo), mentre parla anche di "occhi arancioni" per Edward (forse il giornalista ha visto il film in olandese)...
Divertente anche la questione dei numeri dei presenti (neanche fosse una manifestazione politica, con differenze notevoli tra i dati della questura e degli organizzatori). C'è chi parla di un migliaio di persone in attesa di fronte all'Auditorium, chi di oltre 2.000, chi 2.500 (francamente, un'esagerazione, a meno di non voler contare anche quelli che sono entrati all'Auditorium). E a proposito di numeri, anche sugli incassi si fa confusione. Michele Anselmi parla di 800 milioni di dollari per New Moon (in realtà 709), mentre Beatrice Bertuccioli su Nazione/Resto del Carlino/Il giorno dice che i due film insieme hanno incassato oltre seicento milioni di dollari (un po' pochini rispetto alla realtà...).
Oscar a giugno...
Interessante come molti quotidiani parlino delle possibilità che la pellicola di Paolo Virzì venga candidata agli Oscar. L'Unità: "La prima cosa bella di Paolo Virzì potrebbe rappresentare l'Italia nella prossima corsa agli oscar". Avvenire: "Una candidatura italiana dell'ultimo film di Paolo Virzì 'Prima cosa bella' (sic) agli oscar? E' un'indiscrezione che circola e il regista risponde: "speriamo"". Il Secolo d'Italia: "ci sono già indiscrezioni su un'eventuale candidatura italiana della Prima cosa bella agli Oscar". Il Giornale: "si parla della candidatura all'Oscar del film". La provincia: "ci sono già indiscrezioni su un'eventuale candidatura italiana del film agli Oscar".
Premessa: al momento trovo che il film di Virzì debba assolutamente essere il candidato italiano agli Oscar non solo perché lo reputo il miglior titolo della stagione, ma anche perché è quello che può piacere maggiormente ai gusti dell'Academy. Tuttavia, è sicuramente prematuro fare questo ragionamento senza aver prima visto i film italiani che verranno presentati a Venezia. Ed è evidente che tutti questi quotidiani abbiano ripreso un'agenzia di stampa, visto che sono dei pezzi fotocopia, senza chiedersi esattamente il senso di quello che stavano dicendo...
Tuttotrama
Visto che non ho voglia in ogni occasione di spiegare che le recensioni ultralarge di Paolo Mereghetti sul Corriere della sera del mercoledì e di Giorgio Carbone su Libero il venerdì sono fatte apposta per raccontare praticamente tutte le vicende dei film presi in esame, ho pensato a questo titolo da utilizzare anche in futuro. Diciamo quindi che lo scorso mercoledì Mereghetti ha parlato di About Elly. E ho detto tutto...
Inquietante il passaggio della recensione di Maurizio Porro sull'A-Team, quando dice "Carnahan, sconosciuto pupillo di Tom Cruise", sia perché il regista di Narc non dovrebbe risultare sconosciuto al critico del Corriere della Sera, sia perché Carnahan è talmente 'pupillo' di Tom Cruise da essere stato fatto fuori da Mission Impossible 3, film che doveva dirigere.
E chi se ne frega...
Abbiamo già parlato del fatto che l'opinione dell'Osservatore romano spesso venga giudicata automaticamente quella del Vaticano. Ecco così che un articolo elogiativo sui 30 anni dall'uscita dei Blues Brothers ottiene i soliti titoli, come "Il Vaticano beatifica i Blues Brothers" (Il giornale) o "L'osservatore santifica i Blues Brothers" (Libero), mentre ne parlano anche Avvenire, Messaggero, Corriere della Sera e Ansa. Un giorno capirò il fascino di questo tipo di notizie collegate ai giudizi artistici dell'Osservatore romano...
Chiudiamo invece con una nota positiva, ossia il bellissimo racconto-intervista di Malcom Pagani sul Fatto quotidiano di mercoledì 16 giugno, che racconta le vicende di Gianluca Arcopinto. Ai giovanissimi questo nome dirà poco o nulla, ma quando dieci anni fa ho iniziato a lavorare in questo ambiente era ai limiti della leggenda, come produttore straindipendente in grado di scoprire, tra gli altri, Matteo Garrone. Poi, il mercato è cambiato, così come le opportunità per chi non vuole fare blockbuster. Non sembra cambiato lui invece e fa piacere risentirlo in forma...
Vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema