Druuna vol. 0: Anima, la recensione

Lo scorso marzo, dopo 13 anni di attesa, è uscito un nuovo racconto di Druuna del maestro Paolo Eleuteri Serpieri: lo abbiamo recensito per voi

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Dal 2010 l'editore Lo Scarabeo ripropone in eleganti cartonati, tutta la saga di Druuna, il titolo più famoso del maestro Paolo Eleuteri Serpieri. Degli otto episodi finora prodotti, la casa editrice torinese ha pubblicato un primo volume che raccoglie il capitolo d'esordio del personaggio Morbus Gravis (1985) e Delta (Morbus Gravis 2, 1987), e un secondo con la terza e la quarta storia: Creatura (1990) e Carnivora (1992).

Il mese scorso la collana si è arricchita di una vera e propria chicca, Druuna 0: Anima, l'inedito uscito tredici anni dopo Clone (2003), l'ultima avventura realizzata dall'autore. È un racconto speciale per forma e contenuti, un prequel, un sequel o nessuno dei due. Come mai prima, Eleuteri dà sfogo a tutta la sua strabordante, vulcanica immaginazione, ispirandosi agli artisti che più lo hanno influenzato, Les Humanoides Associés, omaggiandoli.

Come spiega Moreno Burattini nella bella introduzione all'opera, Anima concentra l'energia del messaggio di Moebius e compagni, secondo cui l'elemento grafico non ha regole e può prevalere sulle logiche della sceneggiatura, mentre i confini tra i generi spariscono. Fantasy, Fiaba, Fantascienza, Erotismo: sono solo etichette in cui è impossibile incasellare la vitalità espressiva di Druuna.

Attraverso il suo tratto unico, potente e morbido insieme, Serpieri infonde vita al proprio Teatro dell'Assurdo su carta. Il fumetto è privo di balloon e didascalie, sorretto magistralmente soltanto dal suo estro artistico, dalla sua mano sapiente e naturale che ci regala vignette incredibili in cui tutti e cinque i sensi sono solleticati ed estasiati.

L'intreccio sequenziale è tuttavia solido e ben strutturato. La trama scorre come in un sogno, un continuum dell'inconscio, ma nulla è lasciato al caso e l'intero sviluppo della narrazione si snoda e si risolve con una magia rinchiusa nella copertina del libro che rimanda ai capolavori di Lewis Carroll.

Inizio e fine, ragione e follia, finzione e realtà si mescolano. Capirete solo nella tavola conclusiva il perché dei capelli biondi della protagonista, che spiazzeranno certamente tutti i suoi fan, abituati a trovarsi la mora eroina pennellata sulle fattezze dell'attrice Valerie Kaprinski.

Anima è un divertissement in cui Serpieri dà tutto, prendendosi bonariamente gioco del lettore e di se stesso, ritraendosi caricaturalmente all'interno di queste pagine. È la storia più spensierata e meno drammatica di Druuna, in cui l'esuberanza sensuale e carnale della ragazza è mediata dalla fantasia e dalla libertà del soggetto, contribuendo a cesellare un piccolo gioiello.

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