Giungla urbana, la recensione

Abbiamo recensito per voi Giungla urbana, graphic novel d'esordio di Lorenzo La Neve e Matilde Simoni

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I giovanissimi Lorenzo La Neve e Matilde Simoni compiono il loro esordio editoriale con Giungla urbana, graphic novel edita da Barta. Dopo aver mosso i primi passi creando e sviluppando storie brevi all'interno del collettivo Bad Moon Rising Production, pubblicando l'omonimo magazine e organizzando incontri di divulgazione riguardanti il medium Fumetto, come Scomics, i due - tra i creatori dei personaggi Stephanie e Louis protagonisti di Rosa Grezzo, edito da BeccoGiallo - affrontano la loro prima sfida narrativa sulla lunga distanza optando per un'opera che fonde amicizia e intrighi in modo fresco e mai banale.

Immersi in una città dove convivono umani e animali dotati di parola e ruoli sociali, i protagonisti della storia sembrano inizialmente al centro di uno slice of life adolescenziale, con i problemi tipici derivanti dalla loro età, per poi muoversi su un terreno molto diverso, dove il pericolo tangibile è sempre dietro l'angolo.

Nonostante la tradizione letteraria e cinematografica di animali antropomorfi sia costellata di svariate tipologie di personaggi e intrecci, La Neve e Simoni si ritagliano un proprio spazio trovando un buon equilibrio attraverso la fusione tra il linguaggio colloquiale del dialetto romano - che calza bene sul teen drama - e questioni ben più grandi e fuori dall'immaginario tipicamente scolastico.

I due utilizzano come incidente scatenante un incrocio particolare tra una questione in sospeso relativa alla droga e l'atto della vaccinazione, innescando i presupposti per una storia che adotta le sfumature tipiche del crime - intrighi, violenza e regolamenti di conti - e portandosi dietro la leggerezza del linguaggio di strada.

Senza nulla togliere alla qualità della trama, è lecito affermare che il vero punto di forza di Giungla urbana sia senza dubbio la componente visiva. Con i suoi disegni, Simoni trova uno stile fresco costituito da colori pastello, atto a proporre un'ampissima palette tonale e un character design azzeccato per il tipo di tecnica adottata.

Già a un primo impatto le pagine trasmettono armonia, con alcun elemento fuori posto né nella normalità né nella straordinarietà dei vari passaggi. La sensazione è confermata quando si sfogliano nuovamente le pagine di questo fumetto dopo averne concluso la lettura, per cogliere nuovi dettagli.

Da segnalare, inoltre, la presenza nelle ultime pagine di un'interessante postfazione firmata da Francesco Artibani, oltre ad alcuni studi dei personaggi realizzati dalla disegnatrice: contenuti che impreziosiscono il brossurato e approfondiscono quanto letto in precedenza.

La sensazione che rimane, dopo aver scoperto il mondo di Giungla urbana, è decisamente positiva. Una lettura piacevole nella sua semplicità, per un esordio editoriale dal carattere forte e ben confezionato, dalla caratterizzazione del mondo alle singole peculiarità dei personaggi che lo abitano.

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