Venezia 72 - Wednesday, May 9: la recensione
Coinvolgente e supportato da una recitazione vera prima ancora che verosimile, Wednesday, May 9 concorre a Venezia nella sezione Orizzonti
Alla porta dell'ufficio dell'insegnante si ritrovano quindi Setareh, fresca sposina incinta in cerca di soldi per ottenere la scarcerazione del marito, e Leila, ex fidanzata di Jalal ora alle prese con un marito invalido che potrebbe recuperare la salute con un costoso intervento. Il dilemma del professore è solo l'ultimo dramma, cronologicamente parlando, raccontato nel film, che ben ritrae un paese segnato da contrasti stridenti, con un oceano di disagiati la cui unica possibilità di miglioramento ricasca sulle spalle di poche, volenterose anime pie che suppliscono alle mancanze dello Stato.
La regia pulita di Jalilvand è completamente al servizio della storia, e racconta con sguardo lucido la difficoltà di una scelta che, invece che alleviare la sofferenza di Jalal, la accresce creando un dissidio domestico che lo isola sempre di più, e calamita l'attenzione del pubblico grazie a una storia semplice ma impeccabile nei propri incastri e nella vivida rappresentazione umana, supportata da un cast di attori di straordinaria duttilità ed efficacia.Un esordio interessante e suggestivo, che brilla all'interno di una sezione, quella di Orizzonti, che quest'anno non sta regalando le sorprese a cui le precedenti annate ci avevano abituati.