Origin 1x01 "The Road Not Taken": la recensione

Le nostre impressioni su Origin, nuova serie di YouTube Premium

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi
TV

Più che un nuovo tentativo di rilanciare l'offerta su YouTube Premium, questo Origin sembra un grande tributo a Lost. Ne replica la premessa principale, lo stile narrativo, i rapporti tra i personaggi. Dall'isola deserta all'astronave nello spazio profondo, ma poco cambia a livello di approccio. E i palesi riferimenti alla serie cult della ABC non saranno gli unici in questa serie, rilasciata in blocco sulla piattaforma, che prende a piene mani dai più classici snodi della fantascienza. Troppi per poterli citare tutti, troppi per concedere spazi di originalità e interesse alla storia che nel frattempo dovrebbe essere raccontata, ma che invece scivola via blandamente.

Un gruppo di personaggi si risveglia su un'astronave. Non sanno cosa sta succedendo, sono spaesati e impauriti. Prendono coscienza della situazione e realizzano che per loro è scattata una lotta per la sopravvivenza. Devono imparare a collaborare l'uno con l'altro, e a fidarsi per quanto possibile dello sconosciuto al loro fianco. L'astronave da parte sua nasconde dei segreti terrificanti, e qualcosa nel finale del primo episodio ci dice che a bordo si trova una minaccia mostruosa.

Davvero difficile non lasciarsi andare alla battuta "Lost... in Space" guardando il pilot della serie. I meccanismi della storica prima puntata di Lost sono replicati nel dettaglio. Si inizia con un personaggio che si sveglia, vaga per l'astronave in cerca di segnali, e poi incontra qualcuno. Si forma il gruppo, i personaggi sono delineati, qualcuno muore per dimostrare la pericolosità dello scenario. Un uomo e una donna emergono come leader e si dirigono verso una possibile fonte di informazioni, che li mette in guardia su una mostruosità prima di morire. Il tutto intervallato con dei flashback su un personaggio specifico, che diventeranno la formula standard delle puntate successive.

Alla produzione e regia c'è Paul W. Anderson, regista anche di Punto di non ritorno, che emerge come altro punto di riferimento nel momento in cui una persona dichiara che la nave potrebbe essere una manifestazione dell'inferno. Il resto, considerato anche il flashback su un membro della yakuza, è un modesto frullatore di Alien, La Cosa, Blade Runner, che nei momenti peggiori potrebbe ricordarci anche The Cloverfield Paradox. I dialoghi sono deboli e gli scenari sono dimenticabili. Nel cast spiccano Natalia Tena e Tom Felton – anche se il protagonista della puntata è Sen Mitsuji – ma il materiale con cui lavorano non li aiuta.

YouTube Premium aveva mostrato un piglio originale nelle produzioni con la sorpresa Cobra Kai, ma questo Origin ricade nella medietà e nel già visto.

Continua a leggere su BadTaste