Recensione: il Blu-Ray di Confusi e Felici

Arriva in Blu-Ray Confusi e Felici, il film di e con Massimiliano Bruno

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Articolo a cura di Lorenzo Fazio

Marcello (Claudio Bisio) è uno psicanalista disilluso e apatico, capobanda di un gruppo di macchiette che regolarmente espongono nel suo studio le loro problematiche senza ricevere risposte o soluzioni. C’è il mammone prigioniero di un rapporto asfissiante e patologico (Massimo Bruno), la coppia in crisi (Caterina Guzzanti e Pietro Sermonti), lo spacciatore con gli attacchi di panico (Marco Giallini), la ninfomane (Paola Minaccioni) e persino un iroso marito tradito dalla moglie (Rocco Papaleo). Quando Marcello scopre di essere destinato alla cecità per una malattia contratta, si chiude in sé stesso, abbandonando la professione. Guidati dalla sua segretaria (Anna Foglietta), i pazienti tenteranno di riportare alla vita il proprio medico, mostrandogli quanto nella vita, spesso, non serva vedere per apprezzare chi ci sta intorno.

Massimiliano Bruno, dopo il successo di Nessuno Mi Può Giudicare e lo scivolone di Viva L’Italia, prova a riconfermarsi con Confusi e Felici: classica commedia italiana fatta di tante gag e un messaggio di fondo che si fa strada, lentamente e progressivamente, fino a rendersi evidente nel finale. Purtroppo per il regista, qui anche attore e sceneggiatore, l’intento è largamente sabotato da una direzione priva di slancio creativo, da una fotografia scialba, da un copione che finisce spesso e volentieri per mortificare le doti recitatorie del cast coinvolto. L’unico a salvarsi, in parte anche perché coinvolto in poche scene, è Rocco Papaleo: costretto in un personaggio sì monodimensionale, ma per lo meno coerente e verosimile, al contrario dei suoi compari di (s)ventura, costretti regolarmente a tradirsi pur di accondiscendere alle ambizioni comiche dello sceneggiatore.

La pellicola guadagna un minimo di credibilità (e qualità) non appena, guarda caso, le gag si riducono: la trama allora prende corpo, i personaggi hanno modo di evolversi, i dialoghi guadagnano incisività. L’incantesimo dura pochissimo, gli ultimi venti minuti del film praticamente, ma sono sufficienti per tratteggiare un finale persino (vagamente) poetico. Peccato per tutto ciò che viene prima: spesso al limite del sopportabile.

L’edizione del Blu-Ray da noi analizzata si presenta nella canonica ed economica confezione amaray, resa leggermente più elegante dalla sovracopertina slipcase. 
Confusi e Felici

Il formato video si presenta con il canonico aspect ratio in 2.39:1 non rinunciando ai 1080/24p. Numeri di tutto rispetto che si ripercuotono in un’esperienza visiva sicuramente d’impatto. Non c’è traccia della grana della pellicola, i colori sono estremamente brillanti, i neri corposi e netti. Certo è un peccato vedere una tale ricercatezza applicata a una fotografia banale e così poco ispirata, ma questo è un altro discorso.

Il sonoro è impreziosito dal DTS-HD: quasi uno spreco visto che alcuni dialoghi suonano impastati e confusi da sbalzi di volume. Con un normale TV, per quanto si presenti raramente, il problema non si risolve nemmeno giochicchiando con l’equalizzatore. Solo un buon home theatre, fortunatamente, riesce ad aggirare in parte l’ostacolo.

Striminzito e perlopiù ignorabile il comparto extra. Le Scene Tagliate mostrano aspetti ancor più raccapriccianti della sceneggiatura (fatto salvo per un’interessante cameo di Giobbe Covatta), le Papere sono pochissime, dei tre video dedicati al backstage se ne salva solo uno. Mentre i primi due, piuttosto brevi, non fanno altro che mostrarci gli attori che tentano, invano, di gettare una nuova luce sui personaggi interpretati, scavando ancor più affondo nella loro psicologia, l’ultimo ha quantomeno il pregio di fornirci un’interessante panoramica su come il compositore delle musiche, Maurizio Filardo, ha diretto il proprio lavoro insieme a musicisti e cantanti.

Confusi e Felici non faceva ridere al cinema e non lo farà neanche tra le mura di casa vostra. Senza considerare le qualità artistiche del film, il Blu-Ray vanta specifiche tecniche di tutto rispetto, ma si scontra con qualche problema audio di troppo e una pochezza di contenuti aggiuntivi davvero sconfortante.

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