The Road - La recensione
Dopo un disastro che ha quasi distrutto la Terra, un padre e un figlio devono cercare di sopravvivere in un mondo desolato. Interpretazioni monumentali, in una pellicola imperfetta ma coraggiosa...
Recensione a cura di ColinMckenzie
Titolo The RoadRegiaJohn Hillcoat
Cast
Viggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee, Charlize Theron, Robert Duvall, Guy Pearce, Molly Parker, Michael K. Williams, Garret Dillahunt
uscita28 maggio 2010La scheda del film
Dopo aver visto The Road, non è certo difficile capire perché prima abbia lasciato forti perplessità negli spettatori (fin dalla presentazione al Festival di Venezia), poi sia stato completamente ignorato nella stagione dei premi (nonostante almeno le prove degli attori avrebbero potuto essere riconosciute) e abbia faticato tanto a trovare un distributore italiano.
Onore quindi ai Weinstein che hanno sostenuto questo titolo con la loro Dimension (normalmente l'etichetta che si occupa dei loro film horror e in effetti The Road rientra anche in questa categoria, ma non solo) e alla Videa che lo porterà in Italia. Ma va detto che (ed è uno di quei casi in cui spero proprio di sbagliarmi di brutto) sarà veramente difficile che nel nostro Paese ottenga un'accoglienza migliore di quella (modesta) avuta in patria.Sarebbe eufemistico dire che The Road è un film difficile, perché qui andiamo ben oltre la tradizionale categoria dei film difficili. Il fatto è che, dopo i primi due minuti di immagini idilliache e poetiche, la pellicola presenta quasi soltanto momenti orrendi e/o disperati. E anche quando ci sono dei periodi felici nella storia, è evidente che non potranno durare. D'altronde, se dopo neanche dieci minuti dall'inizio, vediamo un padre che insegna al figlio come suicidarsi sparandosi in bocca in caso di necessità, non siamo proprio di fronte a un titolo di massa. Così come capita in alcune sequenze assolutamente orribili, che magari fanno pensare a una pellicola horror, ma con un realismo e una forza espressiva che raramente vediamo in giro.
D'altra parte, con delle interpretazioni di questo livello, come si fa a non apprezzare la pellicola? Basta poco tempo (magari lo spazio di uno sguardo, tra il disperato e il preoccupato per il figlio) a Viggo Mortensen per dominare la scena senza esitazioni. La capacità che ha di mostrarsi duro e inflessibile quando serve, fino ad arrivare a livelli estremi, non dà mai l'impressione di essere gratuita. Accanto a lui, il giovane fenomeno Kodi Smit-McPhee, in grado di mostrare la sua crescita durante il corso della storia e di reggere benissimo un confronto importante con Mortensen nell'ultima parte del film. E quando si possono sfruttare benissimo anche i piccoli ruoli, come quelli di Charlize Theron e Guy Pearce, senza dimenticare lo straordinario cammeo di Robert Duvall, allora sul versante cast si può soltanto applaudire.Certo, si potranno trovare diversi difetti nel film, alcuni indiscutibili. Per esempio, è abbastanza chiaro dal montaggio che il film ha avuto una lunga e travagliata gestazione, come effettivamente è avvenuto. E se la voce off iniziale serve per farci capire rapidamente la situazione (ma sa tanto di spiegazione posticcia), in seguito risulta eccessivamente poetica. Il rischio, con una pellicola del genere, è di diventare troppo monotematici nelle situazioni (confronti padre-figlio o incontri importanti, non c'è altro). In un romanzo ovviamente funziona meglio, anche perché ci si può affidare ai pensieri dei personaggi, ma qui ogni tanto la difficoltà di adattamento si fa sentire. Ma con tutti i problemi riscontrabili, The Road rimane uno dei titoli più forti e coraggiosi visti ultimamente...