The Professor 1: Golem, la recensione
The Professor è un fumetto che rivela immediatamente un soggetto solido, strutturato e molto interessante
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Le qualità di Carlo Martigli come scrittore di romanzi erano note, ma non lo conoscevano ancora nei panni di autore di fumetti. Il risultato, una narrazione supportata da una gabbia libera, è davvero accattivante; così come il formato scelto per l'albo (14 x 20 cm), una via di mezzo tra il libro tascabile e un lussuoso tankobon.
In questo primo numero, intitolato Golem, ci vengono svelati il drammatico passato del protagonista, Benjamin Love e il forte vincolo che lo lega a Rabin Moshe, suo tutore e mentore. Ben è un predestinato, scelto per combattere un male che va al di là della dimensione terrena e che ha a che fare con la Qabbalah, la mistica ebraica e il leggendario gigante di argilla.In questo soggetto si innestano delle proficue sottotrame che portano in scena demoni e altre mostruosità del folclore nostrano e internazionale, rielaborate con sapiente fantasia e supportate da colte citazioni decisamente suggestive.
Il tratto deciso di Paolo D'Antonio, senza sfumature e compromessi di chiaroscuri, sembra l'ideale per questo tipo di narrazione - una commistione tra stile noir e horror - e risulta di grande intensità.L'idea nata dalla fantasia di Andrea Corbetta, anche copertinista della testata, riesce nel suo intento: essere una valida alternativa a un mercato italiano monopolizzato - con merito ed esperienza - da Sergio Bonelli Editore.
C'è spazio per tutti, basta saperselo guadagnare, ed è senza dubbio questo il caso della proposta di Erredi: inedita, indipendente e di qualità.