The Professor 4: Sirena, la recensione
Abbiamo recensito per voi The Professor 4: Sirena, opera di Martigli, De Carlo, Leoni e Giorgiani
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.

È questo esperto trio di penne a regalare a Benjamin Love ciò che appare a prima vista una vacanza sotto il sole estivo di Napoli. L'occasione dell'inaspettato viaggio nasce dall'invito a far visita, dopo tanti anni, a una sua vecchia conoscenza partenopea: il Conte di Sangro, un discendente del Principe di Sansevero, esoterista, alchimista e inventore realmente esistito; un elemento cruciale della trama.
In questa avventura italiana, Love non è solo, accompagnato dal suo unico vero amico, Furio. È lui il principale comprimario di questa storia, in cui scopriamo qualcosa di più sull'incontro e il legame con il suo padrone; il tutto, in un intrigo di avvenimenti che finiscono per rievocare un altro terribile segreto. Ci riferiamo a uno dei temi portanti dell'intera saga, quello dell'uccisione dei genitori del nostro Professore e del suo maestro Rabin Moshe, apparso nel primo episodio, Golem, firmato ai testi dallo stesso Martigli.Cosa c'entrano, dunque, il titolo e il soggetto della sempre ispirata copertina di Corbetta? La creatura della mitologia classica, famosa per la sua doppiezza e la sua pericolosità, è l'esempio della varietà di interpretazioni di questo fumetto. Benjamin fin dal suo inizio è tormentato da un'imprecisata figura femminile che lo angoscia come un fantasma, a cavallo tra sonno e veglia. La doppia natura che nasconde in sé l'essere fantastico, a metà via tra splendida bellezza e spietata mostruosità, è sinonimo dell'attrazione e del contemporaneo pericolo che incombe per tutto il racconto ambientato sotto al Vesuvio, dove trova spazio anche il Munaciello, un leggendario spiritello del folclore napoletano, qui decisivo per gli sviluppi dell'intreccio.
Sirena, come i precedenti albi di The Professor, unisce a un approccio estremamente intrigante e divertente una cornice di citazioni e spunti di approfondimento che palesano la documentazione e la passione degli autori, capaci di creare soggetti quanto mai originali.
Un altro merito di The Professor è aver offerto l'opportunità di esprimersi ai giovani talenti che ci hanno finora stupito positivamente per le loro qualità. Germano Giorgiani - formidabile nella recitazione di Furio - sfoggia in queste tavole una padronanza dei chiaroscuri, una potenza espressiva e una maturità del tratto sorprendenti.