Ancora non c’è una data d’uscita precisa per American Woman, attesa per il 2018 su Paramount Network. Tuttavia, la sua protagonista Alicia Silverstone sta già iniziando a scaldare gli animi, promettendo un prodotto all’insegna del progresso e dell’uguaglianza di genere – sebbene ambientato negli anni ’70, quando la parità dei sessi sembrava ancor più utopica rispetto a oggi.

“Potete essere entusiasti e incantati dal periodo, con quei vestiti, la musica, i capelli, i gioielli… ma le donne ancora non hanno conseguito un piano di parità, quarant’anni dopo,” ha dichiarato l’attrice in un’intervista a Entertainment Weekly. “Stiamo ancora parlando di retribuzione equa. In ogni caso, abbiamo fatto parecchia strada da allora, ed è bello vedere da dove sia partita quella liberazione, grazie a questo show.”

La serie, co-creata dal produttore di 30 Rock John Riggi e dallo sviluppatore di Shameless John Wells, trae ispirazione dalle prime stagioni di The Real Housewives of Beverly Hills, trasposto però in un 1975 che sta testimoniando una fase importante dei movimenti femministi.

“Interpreto l’American Woman, Bonnie Nolan. È un petardo di donna. È una pioniera per la sua epoca,” ha spiegato Silverstone. “Bonnie è una sorta di moglie-trofeo. Il suo lavoro è fare la mamma. È una madre devota, e passa la sua giornata a cercare di essere bella per suo marito quando lui torna a casa. Questo è ciò che sceglie di fare. È una donna di Beverly Hills in un momento sexy, ma succede qualcosa e tutto va storto. Benché sia una moglie-trofeo, è scaltra e grintosa ma, una volta passato il limite, bisogna stare attenti. È davvero pericolosa e incredibilmente imprevedibile. È il motivo per cui l’adoro: è un personaggio complesso.”

 

Fonte: Entertainment Weekly