Il 14 novembre debutterà su FX negli Stati Uniti A Murder at the End of the World, l’atteso ritorno sul piccolo schermo della coppia Brit Marling e Zal Batmanglij, autori del cult The OA.

Protagonisti della serie Clive Owen, che interpreta un eccentrico miliardario il quale invita un gruppo eclettico di estranei nella sua enclave esclusiva in Islanda, dove uno di loro morirà. Emma Corrin interpreta Darby Hart, una scrittrice che indaga sulla morte. Marling e Batmanglij hanno svelato i primi dettagli in un’intervista con W Magazine, dove i due creatori raccontano come è nato il progetto.

“C’è sempre una fase onirica nel nostro processo di creazione,” spiega Marling, e Batmanglij aggiunge: “È come se avessimo un giardino nel quale piantiamo un mucchio di idee e vediamo cosa germoglia. Un giorno Brit ha detto una cosa che mi ha colpito molto: negli Stati Uniti ci sono circa quarantamila morti senza nome, metà di queste sono donne. L’America è un camposanto di donne senza nome. Questa cosa mi ha colpito moltissimo.” Continua Marling: “Ho sempre trovato affascinanti gli investigatori amatoriali. E sono affascinata anche da questi rifugi da ricchi del mondo della tecnologia, dove si trovano le vere stanze del poptere oggigiorno. È una specie di mistero alla Agatha Christie, gli omicidi avvenivano nelle ccase di campagna. Qui invece, sullo sfondo, ci sono miliardari che pensano al futuro”.

Tra i temi della serie l’intelligenza artificiale, che viene chiamata “intelligenza alternativa”. Spiega Batmanlij: “Abbiamo fatto molte ricerche su questo argomento. In realtà sono in molti a chiamarla intelligenza alternativa, già da un po’ di tempo. Non volevamo spaventare il pubblico parlando di scienza, ma volevamo anche evidenziare i problemi e i benefici della tecnologia”.

I due creativi hanno anche parlato di cosa trovano realmente originale nel mondo del cinema odierno. Per Marling, è “Hayao Mijazaki: quando vedo un suo film percepisco l’originalità di ciascuna sua idea. Pensate a Principessa Mononoke e agli spiriti del bosco: sono così evocativi, così aderenti a qualcosa di puro. Come ha avuto quell’idea? Le sue idee sembrano emergere dall’etere”. Secondo Batmanlij, invece, “Adam Curtis è davvero originale. È un archivista della BBC che fa documentari, riesce a trovare delle connesioni tra idee davvero affascinanti”.