Si fa un gran parlare di come lo sciopero degli sceneggiatori sia visto anche come un’opportunità, per le major, di trovare una giusta causa (“forza maggiore”) per stralciare costosissimi contratti (overall deal o accordi di prelazione) siglati con sceneggiatori di chiara fama. Negli ultimi anni, infatti, colossi come Warner Bros., Netflix, Paramount, Universal e Disney hanno firmato assegni sempre più sostanziosi per assicurarsi nomi altisonanti nella corsa a produrre sempre più contenuti e attirare sempre più abbonati ai propri servizi streaming. Non sempre il ritorno dell’investimento è stato proficuo. Per fare un esempio, fino all’anno scorso il mega-accordo siglato da Netflix con Ryan Murphy (si parlava di 300 milioni di dollari anche se la cifra è probabilmente più bassa) veniva visto come problematico, in quanto non aveva ancora prodotto successi plateali come invece è accaduto con Shonda Rhimes (la sua saga di Bridgerton da sola sta ripagando i milioni spesi per il contratto esclusivo). Poi è arrivato Mostro – La storia di Jeffrey Dahmer, e le malelingue si sono placate.

Questa lunga premessa serve per contestualizzare quanto rivelato da Matthew Belloni su Twitter, e cioè che Warner Bros. TV. ha deciso di NON rinnovare il contratto da circa 100 milioni di dollari siglato nel 2018 con Ava DuVernay.

La decisione sarebbe completamente slegata dallo sciopero degli sceneggiatori, anche se la scadenza del contratto avviene alla fine di questo mese proprio in pieno sciopero. La regista di Selma aveva siglato l’accordo quando Queen Sugar, serie prodotta da WBTV per OWN, era già alla sua seconda stagione. In questi cinque anni ha prodotto otto serie sotto questo accordo, tra cui Naomi per The CW (cancellata dopo una stagione) e Home Sweet Home per NBC. L’ultimo progetto è una serie con Joshua Jackson e Lauren Ridloff per Starz, la cui produzione è stata appena sospesa a causa dello sciopero.

Sembra che il mancato rinnovo non abbia creato acrimonia tra le parti, e che ora DuVernay intenda concentrarsi soprattutto sulle sue ambizioni cinematografiche. Attualmente è in post-produzione con il suo film Caste, con Vera Farmiga, Niecy Nash, Nick Offerman e Jon Bernthal.