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Sarà Teri Hatcher, Marcia Cross, Eva Longoria, Felicity Huffman o Vanessa Williams? Il creatore di Desperate Housewives Marc Cherry scherza durante una conferenza del sindacato dei produttori raccontando il rapporto che intrattiene con una delle star dello show:

“Una delle mie attrici di Desperate Housewives non è divertente,” ha affermato, raccontando poi che lui la guida dicendole “tesoro, se alzi un sopracciglio in questo momento farà ridere.”

Cherry non ha fatto nomi, ma ha continuato: “Così fa ridere, e riceve delle nominations. Il mio ruolo è a metà tra un padre e uno psichiatra.” Di sicuro il creatore non si preoccupa granché del rapporto che intrattiene con le sue attrici, ma questo già l’avevamo capito dalla causa pendente che ha ancora in corso con una di queste.

Altri partecipanti alla conferenza comunque hanno confermato che lo showrunner è colui che governa la televisione, e che deve assumere a rotazione il ruolo di genitore, insegnante, terapeuta, contabile o studente. Tutto questo in aggiunta ai doveri di sceneggiatura.

Darren Star, anche lui presentatore alla conferenza, e che annovera tra i suoi lavori progetti come Melrose Place e Sex and the City, ha fatto notare che “non hai una vita quando stai gestendo uno show.” Allo stesso modo ha commentato il Damon Lidelof di Lost: “ti svegli e ti rendi conto che hai passato le ultime sei ore a pensare allo show… mentre stavi dormendo!”

L’apprendimento poi non finisce mai. Cherry ha confessato di essere spaventato dal fatto che il prossimo sarà il primo anno in HD per la sua serie, mentre Andrew Marlowe (Castle) ha aggiunto che “imparare sul set e in camera di montaggio ti rende uno sceneggiatore migliore.”

La discussione ha anche toccato l’argomento della proliferazione del titolo di “produttore”, un elemento di particolare preoccupazione per la Producers Guild of America. Il nome di “co-executive producer” si è moltiplicato in sostituzione agli aumenti salariali. “Li diamo via come fossero caramelle,” ha dichiarato Cherry, mentre Lindelof ha notato: “a un autore siamo anche disposti a dare anche un cappellino buffo e il nome di Capitan Co-Produttore Esecutivo se questo serve a chiudere un contratto.”

Fonte: THR