L’ATX Television Festival, la settimana scorsa, ha ospitato un’altra reunion, oltre quelle di Friday Night Lights e Roswell.

Il 7 giugno i protagonisti e i realizzatori di Everwood si sono infatti incontrati a distanza di otto anni dalla fine della serie.

All’evento hanno partecipato il creatore Greg Berlanti, il produttore Jordan Levin, gli autori e produttori David Hudgins e Rina Mimoun, il compositore Blake Neely e i membri del cast Gregory Smith, Stephanie Niznki, Tom Amandes, Vivien Cardone, Sarah Drew, Debra Mooney, John Beasley e Brenda Strong.

Tra le assenze illustri quelle di Emily Van Camp e Treat Williams, che hanno inviato un video messaggio di saluti, e di Chris Pratt che ha preferito effettuare un collegamento via internet durante il panel che si è svolto ad Austin.

L’incontro ha emozionato e commosso tutti i presenti nel ricordare i quattro anni trascorsi sul set in Utah.

Tra i momenti preferiti dal cast si è ricordato il funerale di Irv Harper, personaggio interpretato da John Beasley, nonostante sia stato uno degli elementi che ha poi causato la fine dello show.

Tom Amandes ha infatti rivelato che Peter Roth, a capo della Warner Bros. dopo la conclusione dello show, gli ha spiegato che durante la fusione tra The WB e la UPN, Dawn Ostroff (ora presidente di The CW), stava assumendo il potere del network e ha chiesto che le venisse inviato l’episodio che rappresentasse nel migliore dei modi quello che l’emittente stava realizzando. Peter le ha inviato la puntata dell’addio a Irv e la reazione è stata negativa. Da allora i responsabili del network si sono assicurati che non si proseguisse in quel modo, aspetto che l’attore considera piuttosto miope e doloroso.

Il creatore di Everwood ha poi raccontato che considera lo show la miglior cosa di cui ha mai fatto parte e continua a essere colpito dalla lealtà dei fan nei confronti della serie.

La sua idea iniziale del progetto era un pot-pourri di cose diverse: il desiderio di realizzare uno show destinato alle famiglie che affrontasse tematiche reali, alcuni elementi tratti da Il buio oltre la siepe (il suo romanzo e film preferito), e la voglia di proporre sul piccolo schermo una dinamica tra padre e figlio onesta. Berlanti ha poi iniziato a scrivere la serie e i personaggi gli hanno indicato quello che volevano diventare.

Quando Greg ha proposto Everwood alla casa di produzione gli è stato risposto che non sarebbe mai riuscito a venderlo perché gli spettatori non volevano più vedere show guidati dai personaggi, visto che le preferenze erano a favore dei procedural. Quando Berlanti ha proposto quella tipologia di serie è stato però un vero fallimento. Parlando con Jordan Levin si è quindi deciso di sviluppare il progetto verso il quale provavano più passione.

Inizialmente Everwood avrebbe dovuto avere come protagonista un dottore che si trasferisce con la sua famiglia in una cittadina di provincia, scelta presa in onore della sua defunta moglie e per dimostrarle che anche dopo la sua morte il suo amore per lei era intatto. Il medico avrebbe dovuto trasferirsi e occuparsi di aborti. Jordan ha però suggerito che una tematica così delicata non si sarebbe dovuta esplorare nel primo episodio, ma più avanti.
Rina Mimoun è stata una delle prime persone ad accettare di lavorare al progetto.

Nel video messaggio di Emily VanCamp, attualmente star di Revenge, l’attrice ha ricordato che ha iniziato a interpretare Amy Abbott quando aveva solo 16 anni e a 20 anni si è conclusa la sua esperienza con Everwood. Emily è quindi cresciuta lavorando allo show e non può che essere grata del fatto che quegli anni siano trascorsi mentre era insieme a persone così speciali che l’hanno aiutata, le hanno insegnato molto, e rappresentano per lei una seconda famiglia.

L’interprete di Amy ha poi aggiunto:

“Ho capito che questo show fosse così speciale quando è stato cancellato e un gruppo numeroso di fan ha noleggiato una ruota panoramica – è stato un modo per ricordare che i nostri fantastici fan ci hanno permesso di continuare questa esperienza per quattro anni. E anche l’altro giorno, una donna della mia età si è avvicinata a me e aveva dei figli, e ha raccontato di come guardasse la serie con i suoi gentiori e non vedeva l’ora di poter fare la stessa cosa con i suoi figli. Questo dimostra quanto Everwood sia veramente senza tempo”.

Fonte: Variety