I produttori e sceneggiatori di Game of Thrones David Benioff e D.B. Weiss hanno parlato del successo della prima stagione e di qualche anticipazione sulla seconda stagione in una intervista da “emmy” su Deadline.

Ecco i passaggi più interessanti:

C’è stata molta pressione per soddisfare i fan di Martin, notoriamente esigenti, e quelli del genere fantasy?
Game of Thrones posterQuello che ci preoccupa di più è fare una bella serie, piuttosto che cercare di soddisfare continuamente tutti quanti. Ovviamente mano a mano che saliva la pressione, la nostra carriera si è collegata al destino della serie. Dopo sei anni investiti in questo progetto, se avesse fallito avremmo perso buona parte della nostra vita lavorativa. Gli sceneggiatori di Hollywood hanno vita breve. Quindi la verità è che nessuno può metterci più pressione di noi stessi.

Com’è stato lavorare con la HBO? Vi hanno impedito di fare qualcosa?
Al momento, nulla che pensassimo fosse importante per lo show è stato tagliato per motivi economici. Ovviamente questo potrebbe cambiare nella seconda stagione.

Avete avuto budget sufficiente per fare quello che volevate o in realtà non c’è mai abbastanza budget per questo genere di cose?
La HBO è stata molto generosa, e non ci sarà mai abbastanza denaro per questo genere di ose. Ci sarà sempre una tensione creativa tra la produzione e il network, quando la produzione grida “ancora!” e il network grida “scordatevelo!”… Ma nel grande schema delle cose, ci hanno dato molto e ci hanno permesso di utilizzarlo.

Cosa vi rende più orgogliosi: la nomination all’Emmy per la miglior serie drammatica o l’Emmy come miglior sceneggiatura drammatica?
Per certi versi la nomination come serie, perché è un riconoscimento nei confronti di tutti quelli che hanno lavorato con noi alla serie, una troupe di persone appassionate e ricche di talento. Per altri, la nomination come sceneggiatori, perché prima di tutto siamo sceneggiatori.

In cosa la seconda stagione sarà diversa rispetto alla prima?
Più personaggi. Più ambientazioni. Più draghi. Meno sonno. Meno Ned Stark.

Fonte: Deadline