Vanity Fair ha dedicato la sua nuova copertina alla saga di Star Wars, riunendo sul set del servizio fotografico di Annie Leibovitz le star di The Mandalorian, Obi-Wan Kenobi, Andor e Ahsoka, e rivelando anticipazioni su The Acolyte e un progetto in fase di sviluppo.

Kathleen Kennedy, presidente di Lucasfilm, ha sottolineato:

Ciò che rende unica la saga di Star Wars è che siamo tutti in una storia unica. George ha sempre affrontato la storia a episodi. Ironicamente stava serializzando la sua narrazione. Era stato influenzato da Flash Gordon e dai cliffhanger del sabato al cinema. Tutto questo ha dato forma al DNA di Star Wars, ed è per questo che penso sia naturale aver compiuto la transizione verso la televisione.

La produttrice ha inoltre svelato che la prima persona a cui si è rivolta è stata Jon Favreau, che aveva dato il via al Marvel Cinematic Universe con Iron Man e aveva dimostrato di essere particolarmente abile con gli effetti visivi con film come le nuove versioni di Il Re Leone o Il Libro della Giungla:

Ha detto ‘Non solo sono interessato, ho un’idea’. Ciò che rende unico Jon è il suo impegno. Ha avuto un unico obiettivo per gli ultimi anni, la sua presenza è una benedizione.

Favreau, dopo aver incontrato Kennedy, ha iniziato a lavorare senza un contratto:

Ho semplicemente iniziato a scrivere. Quando mi hanno ufficialmente assunto avevo già scritto i primi quattro episodi credo.

Dave Filoni, che aveva iniziato a collaborare con la Lucasfilm nel 2005 e aveva realizzato con George Lucas la serie animata The Clone Wars, aveva già iniziato a sviluppare un progetto sui mandaloriani:

Mi ricordo che quando ho realizzato Clone Wars, George è arrivato e mi ha detto ‘Beh, i Mandaloriani sono pacificisti in questa epoca’. Ho risposto ‘Tutti pensano che fossero in modo diverso’. E ha replicato ‘Devi ricordarti che le persone non sono solo una cosa. Le culture si evolvono e cambiano nel corso del tempo.

Favreau e Filoni si sono così incontrati per la prima volta e sono andati immediatamente d’accordo, trovando idee in comune e mettendosi alla prova a vicenda. L’idea del Bambino avuta da Favreau ha poi portato a lunghe conversazioni e lo studio ci ha riflettuto a lungo.
Filoni ha ammesso che sono stati particolarmente attenti perché non volevano rovinare in nessun modo la storia di Yoda.
Favreau ha mostrato i concept art e i disegni che aveva fatto di Mando e del Bambino, indicando poi un’opera di Chris Alzmann in cui Grogu ha l’aspetto con cui i fan ormai lo conoscono:

C’erano molte idee emerse per l’aspetto del Bambino e poi ne abbiamo trovato uno che ci ha entusiasmato. Questo è lui. Ha questo aspetto un po’ goffo e brutto. Non volevamo fosse troppo carino.

La produttrice Carrie Beck ha invece svelato che uno dei problemi è stato riuscire a capire come realizzare una serie con un terzo del budget di un film e metà del tempo a disposizione.

Il dipartimento degli effetti speciali della Lucasfilm ha quindi ideato un enorme muro in LED, chiamato The Volume che, essendo curvo, circonda la troupe e genera un ambiente fortorealistico, permettendo di poter lavorare completamente in studio. The Volume è ora disponibile a Los Angeles, Londra e Vancouver.

Pedro Pascal, parlando della serie, ha spiegato che è stato felice del fatto che Din Djarin indossasse quasi sempre l’armatura perché questo gli ha permesso di avere delle controfigure per realizzare alcune scene, riuscendo ad accettare anche altri lavori, avendo un po’ paura degli impegni a lungo termine.

Le foto di Vanity Fair:

La serie The Acolyte introdurrà nuovi personaggi e il casting è attualmente in corso. La protagonista dovrebbe essere Amandla Stenberg, mentre gli script sono quasi completi.
Leslye Headland, showrunner del progetto, ci sta lavorando da due anni.

La storia si svolgerà circa 100 anni prima di La Minaccia Fantasma:

Molti di quei personaggi non erano nemmeno nati. Daremo uno sguardo alle questioni politiche, personali e spirituali di un’epoca di cui non sappiamo molto. Guardando La Minaccia Fantasma mi chiedevo ‘Bene, come si è arrivati a questo punto? Come siamo arrivati ad avere un lord Sith che può infiltrarsi nel Senato senza che i cavalieri jedi se ne accorgessero? Cosa è andato storto? Quali sono gli scenari che ci hanno portato a questo punto?’

La serie è un mystery thriller ambientato in un’epoca prospera e apparentemente pacifica, quando la galassia non sembrava aver problemi. La showrunner ha sottolineato:

Usiamo il termine Rinascimento, o Età dell’Illuminismo. I Jedi non erano sempre stati delle figure ascetiche simili a monaci che vivevano in modo altruistico e con coraggio. Le uniformi dei jedi sono dorate e bianche, come se non si sporcassero mai. Non sarebbero mai andati in giro. L’idea è che potevano avere questo tipo di uniformi perché non venivano quasi mai coinvolti nelle schermaglie.

Lucasfilm sta inoltre sviluppando una nuova serie dal titolo in codice Grammar Rodeo, riferimento a una puntata della storia dei Simpson in cui Bart e i suoi compagni di scuola rubano una macchina e fuggono per una settimana usando come alibi un evento scolastico.
Gli eventi saranno ambientato dopo Il Ritorno dello Jedi e la caduta dell’Impero, stessa epoca al centro di The Mandalorian.
La serie sarà creata e prodotta dal regista Jon Watts e scritta da Chris Ford, già autore di Spider-Man: Homecoming. Il casting è attualmente alla ricerca di bambini di età compresa tra i 10 e i 12 anni. La storia viene descritta dallo spirito simile ai film prodotti da Amblin negli anni ’80.

Che ne pensate delle nuove anticipazioni sulle serie di Star Wars, tra cui The Acolyte? Lasciate un commento!

Fonte: Vanity Fair

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