Uscirà nel 2023 in Italia su Paramount+ Tulsa King, la serie originale prodotta da Taylor Sheridan (anche showrunner e sceneggiatore) e Terence Winter con Sylvester Stallone. Negli USA, invece, il primo episodio debutterà il 13 novembre, sempre su Paramount+.

La serie segue il capo della mafia newyorkese Dwight “The General” Manfredi (Stallone), appena uscito di prigione dopo 25 anni ed esiliato senza tanti complimenti dal suo boss per stabilirsi a Tulsa, in Oklahoma. Rendendosi conto che la sua famiglia mafiosa potrebbe non avere a cuore i suoi interessi, Dwight costruisce lentamente una “banda” composta da un gruppo di personaggi improbabili, per aiutarlo a stabilire un nuovo impero criminale in un luogo che per lui potrebbe anche essere un altro pianeta.

In una lunga intervista con l’Hollywood Reporter, Stallone ha parlato dei parallelismi della serie con I Soprano, per anni il suo punto di riferimento sul piccolo schermo:

Per anni, quando ti veniva chiesto se avresti mai fatto tv hai risposto che avresti voluto essere ne I Soprano. Tulsa King è lo stesso genere, e Terence Winter, sceneggiatore de I Soprano, fa parte del suo team. È anche per questo che ti ha attratto?

Sì. Ho sempre voluto interpretare un gangster. Ma volevo interpretare un gangster unico, diverso da un gangster classico – almeno, non all’inizio, quando lo incontriamo. In realtà è un tipo che ama cooperare. Mi ha fatto pensare a Metamorfosi di Kafka. Cosa succederebbe se ti svegliassi e ti ritrovassi a fare un altro lavoro, ma con la stessa personalità? In questo modo, non assumi automaticamente i cliché di un delinquente che ti guarda fisso negli occhi e [borbotta a voce bassa come Rambo/Rocky] ti parla con voce profonda. Ma se deve diventare un duro, lo diventa davvero. Quindi mi sono detto: “Lo interpreterò nella maniera più vicina a come sono realmente, più di quanto abbia mai fatto prima d’ora”.

Nel pilot c’è una battuta in cui sembra davvero qualcosa che diresti tu: “La risposta è sempre ‘no’ finché non lo chiedi”. L’hai proposta tu?

Sì. Solitamente rimaniamo molto fedeli alla pagina scritta della sceneggiatura. Ma a volte mi prendo delle libertà e improvviso. All’inizio la cosa li ha disturbati parecchio! [ride, come se stesse pensando: se ingaggi Stallone ottieni Stallone] Ma a quel punto ho detto: “Ragazzi, so cosa sto facendo. Sono uno sceneggiatore.” Scoprirete molte cose scritte da Terry e da me intrecciate. Ma è principalmente materiale suo.

La serie è interpretata anche da Andrea Savage (“I’m Sorry”), Max Casella (“The Tender Bar”), Martin Starr (“Silicon Valley”), Domenick Lombardozzi (“The Irishman”), Vincent Piazza (“Boardwalk Empire”), Jay Will (“The Marvelous Mrs. Maisel”), A.C. Peterson (“Superman & Lois”) con Garrett Hedlund (“The United States vs. Billie Holiday”) e Dana Delany (“Body of Proof”).

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