Ha destato un certo scalpore qualche giorno fa la notizia della rimozione di un gran numero di serie tv e film da Disney+ a partire dal 26 maggio, e in particolare il fatto che tra esse ci sia anche Willow, forse la serie più recente e ambiziosa del gruppo.

La prima di tre stagioni previste del sequel in forma seriale del celebre film di Ron Howard è uscita alla fine del 2022, ma non sembra aver avuto il successo sperato, tanto che in un primo momento si è parlato di una cancellazione, poi smentita dal creatore Jon Kasdan che ha confermato di aver già scritto il Volume II e il Volume III e ha spiegato che la produzione della seconda stagione è slittata a causa delle nuove strategie della Disney sui contenuti per lo streaming.

A lamentarsi della rimozione da Disney+ era stato, a stretto giro, uno degli sceneggiatori della serie, ma ora a bocce più ferme arriva lo stesso Kasdan, con un messaggio pubblicato su su Twitter:

Non ho commentato subito la notizia che Willow lascerà Disney+ perché… ci sono abituato. Sono cresciuto in un’epoca in cui i film Disney venivano ridistribuiti periodicamente, e c’erano dei periodi in cui non si potevano acquistare. Questo li rendeva… più speciali. Mi preoccupano tante cose, ma nessuna di queste è il fatto che Willow non sarà mai più disponibile, né su Disney+ né, magari… altrove. E non si sa mai a cosa questo potrebbe condurre… Ho visto cose più strane accadere. Sono molto grato per l’amore e l’entusiasmo, è ciò che tiene in vita questi mondi.

Kasdan si riferisce a un aspetto che citavamo anche noi l’altro giorno. Togliere un titolo da Disney+ permette alla Disney di risparmiare sui residual (cosa non particolarmente carina nei confronti dei talent coinvolti, siamo d’accordo) e soprattutto sulle licenze ai produttori, attribuendo poi una svalutazione ai costi sostenuti per produrla a fini contabili. Questi costi vengono ammortizzati con il tempo, quindi per tutta la durata dell’ammortamento questo titolo non potrà tornare su Disney+ (o uscire in dvd). Ma nel frattempo, la Disney potrà vendere la licenza per la distribuzione ad altre piattaforme, siano esse SVOD come Netflix (a pagamento) o FAST come Tubi (gratis con pubblicità), o persino a canali televisivi, riprendendo i classici modelli della syndication.

Evidentemente, nonostante il grande battage pubblicitario, Willow non ha destato particolare interesse nel pubblico di Disney+, o comunque non lo desta più dopo sei mesi dalla sua uscita, ma potrebbe trovare un nuovo pubblico altrove. Ampliandone la distribuzione, la Disney potrebbe addirittura convincersi a dare il via libera più rapidamente a un’eventuale stagione: non è nulla di diverso da quanto accaduto, per esempio, serie come Manifest dopo che sono uscite su Netflix.

Vi terremo aggiornati!

Trovate tutte le notizie su Willow nella nostra scheda.

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