La serie X-Men ’97 si collegherà direttamente a quella degli anni ’90, mantenendo il legame anche grazie al coinvolgimento di molti doppiatori del progetto originale.
Brad Winderbaum, produttore del progetto realizzato per Disney+, ha spiegato a ComicBook.com perché questo approccio alla narrazione ha rappresentato un vantaggio.

Nel nuovo episodio del podcast Phaze Zero, Winderbaum ha raccontato:

In realtà è stato in un certo senso liberatorio poter rimanere negli anni ’90. Ci ha permesso di andare in posti in cui potevamo fare semplicemente quello che volevamo. Essere così iterativi. Cose che non potremmo fare più se fossimo più vicini al MCU come What If… ?. È come se stessimo letteralmente remixando l’MCU. Quindi è più difficile introdurre i personaggi perché vuoi vederli in live-action. Vedremo, tuttavia, Bill Foster nel ruolo di Giant Man nella seconda stagione. È una novità!

Tra i cambiamenti compiuti rispetto alla serie originale c’è inoltre Ross Marquand nel ruolo di Charles Xavier/Professor X, che nello show degli anni ’90 era stato affidato a Cedric Smith. Il nuovo interprete del personaggio, nel MCU, ha avuto la parte di Teschio Rosso e Winderbaum ha commentato le ipotesi che il villain abbia preso il controllo della mente di Xavier, come accaduto tra le pagine dei fumetti:

Penso che abbia maggiormente a che fare con il fatto che Ross sia uno dei doppiatori di maggior talento in attività. E siamo fortunati nell’averlo. Siamo stati in grado di coinvolgere così tanti membri del cast originale e, sfortunatamente, abbiamo dovuto fare il recasting di Xavier. Ross è un grandioso Xavier.

Che ne pensate dei commenti del produttore di X-Men ’97 sui legami con la serie animata originale?

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Fonte: ComicBook

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