Gotham ritorna con un episodio pieno di cliché e momenti forzati, ma nonostante questo l’insieme generale è godibile. “Azrael” si è svegliato dal regno dei morti grazie alle doti oscure e folli di Hugo Strange. Ma l’uomo che vediamo inizialmente non è il Galavan che tutti noi abbiamo conosciuto nella prima parte della seconda stagione bensì si tratta di uomo senza un io coerente e punti di riferimento. E sarà proprio la mancanza di queste credenziali che porteranno Hugo Strange a modificarne gli aspetti a suo piacimento, come un burattinaio. Questo lo fa grazie a un intermezzo molto interessante nel quale Nygma è protagonista. Quest’ultimo prova infatti a convincere il folle psichiatra a lasciarlo andar via da Arkham facendogli capire che lui ha tutto sotto controllo così come ha sotto controllo tutti gli altri pazienti internati, e glielo dimostra attraverso una scena poco sensata ma in linea con i toni grotteschi della serie. Ed è proprio grazie al disco...