“Mi piace la tua fissazione per i piedi, è un tocco di classe.” Nelle parole che Carolyn (Fiona Shaw) rivolge a Hélène (Camille Cottin) ravvisiamo il presagio del destino della bella francese; inevitabile che Villanelle (Jodie Comer) volesse vendicarsi di chi, per punizione o per mero orgoglio, ha commissionato la sua (quasi) esecuzione. Così, dopo cinque episodi che l’hanno vista spadroneggiare, Hélène trova la morte nella sua lussuosa stanza d’albergo a Berlino, freddata da tre pugnalate (due ai tendini dei piedi, una alla gola). Un’uscita di scena significativa, a pochi episodi dalla conclusione di Killing Eve (qui potete trovare tutte le notizie e curiosità sulla serie), collocata però in una puntata disomogenea e confusa.

Chiariamo: c’è del buono in Oh goodie, I’m the winner. E non poco. Basti pensare allo scambio tra Eve (Sandra Oh) e Villanelle dopo la medicazione della ferita di quest’ultima. Un momento di profonda connessione emo...