A poca distanza da A casa tutti bene di Gabriele Muccino, Ferzan Özpetek ripropone sotto forma di serie Le fate ignoranti. Un’operazione concettualmente simile, che prende il film come struttura consolidata su cui ispirare la serie (un po’ come spesso lo sono i libri per i lungometraggi). In realtà tra i due c’è una differenza abissale in termini di progetto, di ambizioni e di riuscita.

A casa tutti bene prendeva dall’omonimo film solo il concetto poetico: una famiglia che si ritrova in un’occasione di festa, lì esplodono problemi sopiti e drammi che si intrecciano che da singoli dilemmi personali iniziano a riguardare un po’ tutti. C’è un’eredità pesante da portare sulle molte spalle di figli che non vanno d’accordo. Sono costretti a lavorare insieme e a condividere spazi e denaro. La serie è una variazione sul tema del lungometraggio, che mantiene solo qualche accenno rispetto alla sua fonte di ispirazione ma che, per la maggior parte, si distanzia. Ancora più che un reboot è proprio...