Il noir è morto. Ok, detto così sembra un po’ drammatico. Semplicemente è un particolare genere che, nella sua forma più pura, quella che convenzionalmente occupa l’intervallo cinematografico che va dal 1941 al 1958, non esiste più. Non a caso, sempre convenzionalmente, tutto ciò che è stato realizzato dopo quella data e che in qualche modo ha rielaborato gli elementi fondamentali del genere va sotto la categoria neo-noir. Una sorte non troppo diversa da quella del genere western, per usare un esempio forse più familiare. Mob City, ultimo prodotto curato da Frank Darabont, che dopo aver aver ampiamente detto la sua, senza mandarle a dire, sul suo rapporto con la AMC, si è diretto verso le più confortevoli – a suo dire – spiagge del network via cavo TNT, non ha quello stile e quella freschezza che un’operazione del genere richiederebbe.
Dalla brutta opening al titolo stesso dello show, sembrerebbe esserci un tentativo di strizzata d’occhio a Sin City
Lo show di Frank Darabont non va oltre i soliti stereotipi del noir e non convince
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