Quando nel 2001 Joss Whedon cominciò a lavorare alla realizzazione della sua sfortunatissima serie Firefly fece una richiesta molto precisa a Carey Meyer, production designer, e Loni Peristere, responsabile degli effetti speciali: voleva che la nave Serenity, a bordo della quale il gruppo di protagonisti salpa nello spazio in cerca di avventure ai confini della realtà ma anche un po’ del western, fosse ricostruita per intero, in scala 1:1, e che fosse, nei limiti del possibile, funzionale e indistinguibile da un’astronave vera. Vennero così realizzati due set, uno per ciascun livello della nave, che riprendevano e perfezionavano la visione di Whedon: un ambiente estremamente immersivo per attori e crew, e uno dei segreti del successo (sempre troppo limitato, ahinoi) di Firefly.

La Serenity è una piccola nave da trasporto, lunga 82 metri e alta 24, con cinque cabine a disposizione della crew e altrettante (o forse qualcuna in più, mai utilizzata però nella serie) per i passeggeri – in a...