Tulsa King si avvia oggi alla conclusione con il nono e ultimo episodio, disponibile su Paramount+, e per l’occasione vi proponiamo la nostra intervista con il protagonista, l’unico e solo Sylvester Stallone, che abbiamo incontrato a Roma qualche tempo fa.

La serie di Taylor Sheridan segue le vicende di Dwight Manfredi, ex capo della mafia newyorkese che, dopo 25 anni di prigione, viene rilasciato ed esiliato dal nuovo boss per aprire un negozio a Tulsa, in Oklahoma. Dwight si circonderà di un gruppo di personaggi improbabili e deciderà di costruirsi un suo impero. Dopo il successo della prima stagione, Tulsa King è già stato rinnovato per una seconda stagione, che però non avrà più Terence Winter come showrunner.

Con Stallone abbiamo parlato del suo approdo alla serialità televisiva: l’attore e produttore ci ha raccontato di aver ricevuto cinque proposte, prima di questa, per partecipare a una serie tv. Ci ha anche raccontato come è intervenuto sulla sceneggiatura, lavorando assieme a Sheridan al suo personaggio e arrivando a scrivere di suo pugno… interi monologhi. Infine, ci ha parlato del punto in cui si trova la sua carriera:

In questo momento, sono molto agguerrito nella ricerca della felicità, del divertimento e della gioia. Credo che il mondo sia così pieno di dolore, sofferenza e difficoltà in questo momento, che ogni tregua e scorcio di felicità o gioia è ciò che per me è più importante. Non tollererò più la sofferenza. Ne ho già abbastanza nella mia testa e cerco di tirarla fuori. E alla mia età, non mi rimane ancora molta strada da percorrere perciò inseguirò tutto ciò che trovo piacevole e che posso dire sia positivo.

Basta andare in giro e litigare per cazzate, basta politica, basta. Voglio poter sorridere e non preoccuparmi più del pianeta, perché non posso salvarlo. Posso solo salvare me stesso
e aiutare le persone che ho intorno. Direi che sono alla ricerca della felicità.

Trovate tutte le notizie su Tulsa King nella nostra scheda.

I film e le serie imperdibili