Una volta indossato il nostro Meta Quest 2 per giocare a Zenith: The Last City, ci è stato chiaro ancora una volta l’enorme potenziale della realtà virtuale. Ma partiamo dal principio. Per chi non lo sapesse, Zenith: The Last City è un MMORPG sviluppato dai ragazzi californiani di Ramen VR. In modo simile a quanto accade in Sword Art Online, il giocatore dovrà quindi creare un proprio avatar e affrontare una miriade di avventure all’interno di un mondo virtuale. Mondo che, nonostante il titolo sia ancora in accesso anticipato, offre già decine di ore di divertimento.

Ma varrà la pena investire il nostro tempo in quest’opera, oppure gli amanti del VR dovrebbero volgere il proprio sguardo altrove? La nostra risposta nella recensione di Zenith: The Last City.

 

UN MONDO DA ESPLORARE

Addentratici nella tana del bianconiglio, siamo rimasti sin da subito affascinati dall’opera di Ramen VR. Nonostante una vaga trama di fondo che fa da collante narrativo, il gioco ti offre sin da subito una serie di missioni che hanno come scopo quello di farti vivere la quotidianità in questo bizzarro ambiente digitale. Missioni poco emozionanti dal punto di vista della scrittura, ma dannatamente avvincenti grazie al Meta Quest 2 indossato. Questo perché compiere semplici azioni in VR trasmette comunque enorme soddisfazione al giocatore. Ancora di più quando le succitate missioni contribuiscono a potenziare il nostro avatar, permettendoci di procedere nell’avventura con il tipico ritmo da JRPG.

Dopo poche ore di gioco, infatti, ci siamo trovati in ambienti sempre più grandi e con quest da affrontare più complesse. La sensazione di far parte di qualcosa di unico è davvero tangibile e ammettiamo di essere rimasti galvanizzati dall’esperienza offerta da Zenith. Poco importa, quindi, se la trama è trascurabile. L’idea di vivere un’avventura in prima persona (per davvero) è semplicemente impagabile. Anche solo soffermarsi nelle grandi lande lussureggianti per guardarsi attorno è un’esperienza che, con un “semplice” titolo bidimensionale, sarebbe completamente differente.

 

Zenith: The Last City

UN GAMEPLAY SEMPLICE, MA IMMEDIATO

Dopo aver scelto la classe all’inizio della nostra avventura, abbiamo cominciato a esplorare il gameplay di questa interessante esperienza VR. In Zenith: The Last City si corre, si combatte all’arma bianca e si castano magie. Tutto con estrema naturalezza. Gli scontri sono sempre divertenti e ci siamo spesso trovati a effettuare azioni con estrema naturalezza. Una naturalezza tipica dei titoli VR, ma che non può che fare del bene a un gioco che richiede lunghe sessioni per essere apprezzato appieno.

Proprio a “causa” di queste lunghe sessioni tanto frenetiche abbiamo però sofferto molto il motion sickness. L’ormai celebre sensazione di nausea ci ha costretti spesso a togliere il caschetto virtuale per riprendere fiato, facendoci passare la voglia di tornare nel mondo virtuale per qualche ora. Sia chiaro: questo non è un problema del gioco, ma nostro. Vi segnaliamo soltanto che Zenith è un titolo che ci sentiamo di consigliare a chi ha una maggior dimestichezza con il VR. Per tutti coloro che hanno appena acquistato un visore, forse è il caso di partire con titoli meno immersivi.

Dopo essere saliti di livello, potenziato le nostre abilità e sconfitto avversari all’apparenza imbattibili, abbiamo apprezzato molto anche le piccole cose in Zenith. La possibilità di cucinare del cibo, utile per guarire le nostre ferite, è diventata rapidamente una delle nostre feature preferite. Abbiamo trovato molto utile anche la creazione, necessaria per dare vita a nuovi equipaggiamenti e perfetta per coloro che vogliono dare vita a un’attività redditizia all’interno del mondo di gioco.

 

Zenith: The Last City

QUALCHE DETTAGLIO DA LIMARE

Sotto il profilo tecnico, Zenith: The Last City ha senza dubbio un ottimo colpo d’occhio. Andando a guardare nel dettaglio, però, si notano modelli poligonali di ambienti e personaggi un po’ sottotono, accompagnati da uno stile estetico non particolarmente brillante. I vari giocatori, a causa di un sistema di personalizzazione un po’ troppo scarno, finiscono per assomigliarsi tutti, ma siamo certi che in futuro il titolo saprà offrire contenuti via via sempre più variegati, mettendo una pezza a questa “critica”.

 

 

Zenith: The Last City è un’opera totalmente immersiva. Una volta indossato il Meta Quest 2 ci si rende conto di avere di fronte un titolo sconfinato e in costante espansione. Se avete sempre desiderato vivere all’interno di un MMRPG, il titolo di Ramen VR potrebbe essere esattamente quello che state cercando. Negli ultimi mesi il numero dei giocatori è cresciuto sempre più e, anche da quando siamo entrati noi nel gioco, abbiamo visto un incremento di caratteristiche e di pubblico. Il nostro consiglio, quindi, è di approfittare dei primi sconti per recuperare questa avventura dallo stampo fantasy. Ma attenzione: potrebbe essere totalizzante e non lasciarvi tempo per la vostra vita nel mondo reale.

VOTO8
Tipologia di gioco

Zenith: The Last City è un MMORPG per VR che proietta il giocatore all’interno di un colorato mondo in stile anime.

Come è stato giocato

Il titolo è stato giocato su Meta Quest 2 grazie a un codice cortesemente fornitoci dal Publisher italiano.