Assassin's Creed Valhalla
di Ubisoft Montréal
Fine 2020
Assassin’s Creed Valhalla è, come da tradizione del franchise, un gioco immenso, sconfinato, ricolmo di luoghi da esplorare, paesaggi da scoprire, gente con cui interagire, tombe da saccheggiare, monasteri da dare alle fiamme e soldati anglosassoni a cui spiaccicare il cranio con un martello. Nella nostra recensione vi abbiamo raccontato cosa ne pensiamo dopo averci speso svariate decine di ore (secondo How Long to Beat la media è oltre le 50) e averne esplorato nel dettaglio ogni anfratto.
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C’è però anche chi non ha ancora avuto modo, tempo, possibilità o voglia per dedicare una buona fetta dell’attuale lockdown alle avventure di Eivor, guerrier* norvegese disces* sull’Inghilterra come una valanga insieme al fratellastro Sigurd per portare pace e prosperità, precedute ovviamente da un’inevitabile gragnuola di mazzate. Anche in tempi di binge watching c’è ancora chi preferisce gustarsi le cose un po’ ...
Assassin’s Creed Valhalla è un gioco immenso, da scoprire un po’ alla volta: ecco le prime lezioni che abbiamo appreso nell’Inghilterra del IX secolo
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