Seconda notte veneziana per il sottoscritto, secondo appuntamento con i sapori del Festival. L’Opening Gala dedicato a Birdman, tenutosi ieri sera presso l’Hotel Excelsior del Lido, ha offerto alle mie papille gustative un banchetto abbondante quanto caotico. Nonché un allestimento sgradevolmente elitario, con suddivisione tra vip di prima e seconda categoria, separati da una cortina di piante in vaso e un cordolo di addetti alla sicurezza. Tutto per proteggere non tanto il prestigioso cast di Birdman, quanto il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, che ha presenziato la cerimonia d’apertura del Festival.

Frastornato dal nugolo di persone che si accalcavano sui tavoli con le portate, ammetto di non essermi applicato in una degustazione che mi consentisse di avere un panorama completo del menu: mi sono concentrato su pochi piatti, non tutti impeccabili per la verità. Forse in previsione del notevole afflusso di persone, l’organizzazione ha puntato sulla quantità più che sulla qualità – cosa che giustifica parzialmente qualche sciatteria culinaria. Dovendo sfamare un migliaio di persone, persino io avrei vacillato su qualche pietanza. Come mi ripeto spesso, la raffinatezza in cucina è inversamente proporzionale al numero di persone che ne possono usufruire.

 

 

Ieri sera, complice una velata malinconia derivante dalla delicata luce dei candelabri e dal ritmato frangersi delle onde sul bagnasciuga antistante il grande gazebo, mi sono concesso il lusso di qualche sorso alcolico. Per dimenticare le mie recenti delusioni, forse. E la temperatura decisamente troppo elevata del Moët et Chandon che ho assaggiato ha creato in me un certo disappunto, che ha sostituito in men che non si dica ogni triste pensiero.

Un ottimo roastbeef, troppo alto ma gustosissimo, e qualche sorso di rosso hanno riconsolato il mio offeso palato. Tuttavia, non pago, ho deciso di incrementare la mia dose alcolica con un’eccellente grappa veneta, argomento di conversazione tra me e il giovialissimo Tim Roth. Al contrario, Edward Norton si è dimostrato piuttosto sfuggente, specialmente nei confronti delle signore che, armate di smartphone, tentavano di scattargli qualche foto. Non posso certo biasimarlo, essendo anch’io uno spirito solitario e prediligendo d’istinto situazioni meno confusionarie di quella in cui mi trovavo ieri sera.

Pur non toccando le vette di perfezione gastronomica sfiorate dal Variety Opening Gala, la cena di ieri sera ha comunque intrattenuto il mio palato, offrendogli più di quanto non sperasse di incontrare in questo soggiorno veneziano. Nei prossimi giorni punterò a provare il sapore locale, preparando qualcuno dei miei piatti segreti nell’agevole villino che abiterò fino alla fine del Festival. Ovviamente dotato di una agevole quanto riservatissima cucina.

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