L’annuncio del film su Vedova Nera sembra oramai alle porte, ma quello che molti non sanno è che un film incentrato su Natasha Romanoff era in sviluppo da prima che la Marvel puntasse gli occhi su Scarlett Johansson.

Comic Book Resources ha steso una rassegna di tutte le false partenze dei progetti live action dedicati al personaggio creato da Stan Lee e Don Rico (tra cui una serie tv negli anni ’70 assieme a Daredevil), focalizzandosi in particolare su un film che aveva quasi visto la luce nel 2004.

A quel tempo, lo sceneggiatore David Hayter si stava godendo il successo dei primi due film di X-Men (che aveva collaborato a scrivere), quando la Lionsgate gli propose di stendere lo script di un film su Vedova Nera che poi avrebbe diretto (i diritti non erano ancora tornati in mano alla Marvel).

Hayter accettò e creò un adattamento fedele alla storia e alle origini della spia russa, ma il progetto entrò in fase di stallo quando lo studio si rese conto della saturazione del mercato: gli anni 2000 videro la proliferazione di action film con protagoniste femminili come Resident Evil, Tomb Raider, Kill Bill – tutti discreti successi al botteghino. E poi arrivarono i flop che diedero una dura sterzata al trend: Ultraviolet, BloddRayne e – soprattutto…Aeon Flux.

Il film di Karyn Kusama tratto dall’omonima serie animata si rivelò nel 2005 un completo disastro, accolto aspramente da critica e pubblico. Fu il chiodo nella bara di Vedova Nera. In un’intervista risalente al 2011, Hayer ha spiegato che:

Aeon Flux non andò bene, e tre giorni dopo l’uscita al cinema lo studio mi disse: “Non crediamo sia il momento giusto per questo film”. Accettai le loro motivazioni, ma fu doloroso.

A distanza di 10 anni, la rotta si è di nuovo invertita e i film con protagoniste delle [super]eroine sono tornati sulla cresta dell’onda. Il grande successo di Lucy (tra l’altro con Scarlett Johansson), in questo senso, è un chiaro segno che il rischio di saturazione – a patto che si usino i giusti ingredienti – è ancora un miraggio lontano.

Fonte: Cinemablend