Se, su quest’ultimo versante, non c’è “niente di nuovo sul fronte Occidentale”, con una top 3 che vede Apple al primo posto (il suo nome ha un valore di 128 miliardi, mentre quello effettivo allo stock market è di 700), seguita da Google e Microsoft, quella relativa al “potere” vede una nuova entrata al primo posto. Si tratta della multinazionale danese del mattoncino, la LEGO, che è riuscita a spodestare dal primo gradino del podio l’eccellenza italiana della Ferrari. Questa chart, contrariamente alla precedente, si basa su concetti da un certo punto di vista più “sfumati”, ma di certo importantissimi come la fedeltà e correttezza verso il consumatore, la riconoscibilità del marchio, la soddisfazione dello staff e, più in generale, la reputazione aziendale.
Considerato l’anno appena trascorso, e malgrado l’esclusione di The LEGO Movie dalla corsa per gli Oscar, la LEGO può consolarsi con questo riconoscimento estremamente prestigioso e lusinghiero. E il raggiungimento della vetta di questa classifica si deve proprio alla perfetta strategia con cui la multinazionale danese ha legato al cinema, e alla crossmedialitò in genere, le proprie sorti, sia entrando attivamente nel settore della settima arte con il già citato film di Phil Lord e Chris Miller prodotto dalla Warner Bros. (468 milioni di dollari al box office worldwide), apripista di un vero e proprio Universo Cinematografico, sia rafforzando e perfezionando la proposta di set su licenza basati su alcuni dei più popolari franchise di celluloide come Star Wars, Lo Hobbit, Guardiani della Galassia, Avengers, Tartarughe Ninja e i supereroi della DC Comics.
Ecco le aziende piazzatesi alle spalle della LEGO:
- PriceWaterhouseCoopers (PWC)
- Red Bull
- McKinsey
- Unilever
- L’Oreal
- Burberry
- Rolex
- Ferrari
- Nike
FONTE: via CBC
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