Stavo cercando di girare un film horror non convenzionale. Ma la cosa non si accordava con la loro idea di budget né con il tipo di pubblico a cui tipicamente puntano. Il budget andava bene, ci eravamo accordati per $32 milioni di dollari. Il problema erano davvero le divergenze creative.
Il primo film doveva essere un horror elevato con personaggi veri; loro non volevano personaggi, ma solo archetipi e spavento clichè. Mi chiesero un film più inoffensivo e convenzionale, ma non puoi rendere giustizia a Stephen King con qualcosa di inoffensivo.
Il regista ha poi spiegato cos’è che rendeva lo script scritto assieme a Chase Palmer diverso e inedito:
La differenza principale risiedeva nel personaggio di Pennywise, che volevo rendere più di un semplice clown. Dopo 30 anni di villain capaci di capire all’impronta i personaggi e di sapere come spaventarli, il mio Pennywise ricercava i modi più sadici e intelligenti per spaventare i bambini; bambini che prima di imbattersi sul suo cammino avevano una vita. Tutto questo lavoro sui personaggi richiede tempo, è tutto un lento crescendo, ma ne sarebbe valsa la pena; soprattutto nel secondo film.
C’è una persona – poi ha spiegato – che ha gradito la sua iterazione:
Insomma, non so se ai fan sarebbe piaciuta la mia idea; stavo solo cercando di onorare lo spirito di King. Lui ha letto una prima bozza del copione e gli è piaciuto.
La New Line Cinema, ricordiamo, sta ancora sviluppando il film, e ha coinvolto il regista di La Madre, Andy Muschietti, per dirigerlo.
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