Nel corso di queste settimane molti artisti hanno reso omaggio a David Bowie, artista a tutto tondo scomparso lo scorso 10 gennaio.

Ora, dalle pagine di Rolling Stone, arriva il ricordo di un altro grande artista che nella sua vita ha avuto a che fare con il Duca Bianco, Trent Reznor. Il leader dei Nine Inch Nails e compositore di colonne sonore (The Social Network, L’Amore Bugiardo – Gone Girl), ha ricordato l’artista scomparso con grande affetto e gratitudine:

La sua musica mi ha aiutato a relazionarmi con me stesso e a capire chi ero. Era un enorme fonte d’ispirazione, in termini di cosa un artista dovrebbe essere, non ci sono regole.

Poi a metà degli anni ’90 si rivolse a me e disse “Faremo un tour insieme”. È difficile descrivere quanto fu convalidante e surreale l’intera esperienza legata a quel tour – incontrare quell’uomo in carne ed ossa e scoprire, con grande gioia, che aveva superato ogni mia aspettativa. Il fatto che avesse questo elegante e felice carattere impavido è stato molto d’ispirazione per me.

Durante quel tour, onestamente, ero molto incasinato. Ci fu il primo grande successo dei Nine Inch Nails, in termini di fama. E questo in qualche modo distorse la mia personalità [..] La sottile linea tra il ragazzo sul palco e quello che ero realmente iniziava ad offuscarsi. Affrontai la vita intorpidendo me stesso con alcol e droghe, perché mi faceva sentire meglio e in grado di affrontare tutto. [..] Non ero pienamente consapevole di quanto male mi stessi facendo, ma nel mio cuore sentivo che era uno spericolato e insostenibile percorso autodistruttivo.

Quando incontrai David  lui era felice, in pace con se stesso, aveva una moglie che chiaramente amava. Alcune volte ci siamo trovati da soli e lui ha condiviso con me dei pezzi di saggezza che ancora porto con me: “Sai, c’è un modo migliore, non deve finire tutto nella morte o nella disperazione, in fondo”.

Pochi anni dopo venne a L.A. ed io ero sobrio da una discreta quantità di tempo. Lo volevo ringraziare per l’aiuto che mi aveva dato. [..]. Ho ritrovato lo stesso amore ed affetto. Iniziai a dire “Ehi senti, sono pulito da..”,  probabilmente non finii nemmeno la frase e lui mi diede un forte abbraccio e disse “Lo sapevo, sapevo che lo avresti fatto. Sapevo che ne saresti uscito”. Ho ancora la pelle d’oca se ripenso a quel momento.

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