Daisy Ridley, attualmente impegnata nelle riprese di Star Wars: Episodio VIII, ha già firmato diversi contratti per apparire in varie produzioni cinematografiche, tra cui Kolma, sci-fi romantico prodotto da J.J. Abrams (senza dimenticare le trattative per vestire i panni di Lara Croft nel reboot di Tomb Rider).

Secondo Variety, la star di Il Risveglio della Forza avrebbe aggiunto un nuovo impegno alla sua agenda. L’attrice sarà infatti la protagonista di The Lost Wife, dramma romantico ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale tratto dal romanzo di Alyson Richman (arrivato nel nostro paese con il titolo “Un giorno solo, Tutta la vita”).

L’opera segue le vicende di due amanti i cui sogni verranno spezzati quando saranno costretti a separarsi a causa dell’invasione nazista. I due si rivedranno decenni dopo il tragico evento.

Questa la sinossi ufficiale del romanzo:

Questa storia inizia a New York nel 2000, quando, alle nozze del nipote, Josef Kohn scorge tra gli invitati una donna dall’aria familiare: gli occhi azzurro ghiaccio, l’ombra di un tatuaggio sotto la manica dell’abito. Rischiando di essere scortese, le chiede di mostrargli il braccio. La certezza è lì, sulla pelle: sei numeri blu, accanto a un piccolo neo che lui non ha mai dimenticato. E allora le dice: “Lenka, sono io. Josef. Tuo marito”. Perché questa storia, in realtà, inizia a Praga nel 1938, quando Lenka e Josef sono due studenti. Ebrei, si conoscono poco prima dell’occupazione nazista, si innamorano, diventano marito e moglie per lo spazio di una notte. Il giorno dopo, al momento di fuggire negli Stati Uniti, Lenka decide di restare, perché non ci sono i visti per la sua famiglia. Si separano con la promessa di ricongiungersi al più presto, ma Lenka finisce in un campo di concentramento. In mezzo all’orrore, dipinge: l’unico modo per dare colore a ciò che è privato di luce, per dare forma a ciò che non si può descrivere. Mentre Josef, in America, si specializza in ostetricia; solo aiutare a dare la vita gli impedisce di essere trascinato a fondo dalle voci di chi non c’è più. Quando ormai si crederanno perduti per sempre, ci sarà un nuovo inizio per entrambi. Ed entrambi impareranno che l’amore può anche essere gratitudine per chi ti ha salvato la vita, affinità tra anime alla deriva, rispetto di silenzi carichi di dolore. E di confini da non valicare, perché al di là si celano – intatti e ostinati – i ricordi di una passione assoluta, di quelle che basta un istante per accendere, ma non è sufficiente una vita per cancellare. Questa storia inizia e non ha mai fine. Come i grandi amori.

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