Ari Arad, produttore del live-action di Ghost in the Shell con Scarlett Johansson, ha ribadito di essere consapevole di alcune critiche circa il casting del film, relative alla scelta di un’attrice occidentale per interpretare un ruolo originariamente asiatico. Tuttavia, nel corso una delle sue ultime interviste, ha bollato la questione come di poco conto:

Tutti quelli che conosco e che sono dei fan sono stati entusiasti, c’è solo qualcuno che online continua a pensarla diversamente. Internet esprime spesso una sorta di pensiero unico. Non sono un grande esperto di social media quindi non saprei, speriamo solo di convincere quelle persone grazie a un film che potrà piacere anche a loro.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Basato sull’opera di fantascienza acclamata in tutto il mondo, Ghost in the Shell racconta la storia di Major, un agente speciale, un ibrido tra cyborg e umano unico nel suo genere, che guida la task force speciale Section 9. Incaricata di fermare i più pericolosi criminali ed estremisti, la Section 9 dovrà confrontarsi con un nemico il cui obiettivo singolare è quello di annientare i progressi nel campo della cyber technology della Hanka Robotic.

A dirigere Ghost in the Shell c’è Rupert Sanders, regista di Biancaneve e il Cacciatore, su uno script di William Wheeler. Alla produzione Avi Arad, Ari Arad e Steven Paul.

Nel cast troviamo, oltre a Scarlett Johansson, anche Beat Takeshi Kitano (Daisuke Aramaki), Juliette Binoche ( Dr. Ouelet), Michael Pitt (Kuze), Pilou Asbæk (Batou) e Kaori Momoi. I componenti della Sezione 9 sono interpretati da Chin Han, Danusia Samal, Lasarus Ratuere, Yutaka Izumihara and Tuwanda Manyimo.

I diritti del manga futuristico del 1989 creato da Masamune Shirow, che in Giappone è stato riadattato in varie forme (serie tv, videogiochi, film), sono stati acquisiti dalla DreamWorks diversi anni fa, con l’obiettivo di creare un grande kolossal fantascientifico.

La release è fissata al 31 marzo 2017.

Fonte: Stuff.co.nz

Classifiche consigliate