Un interessante articolo del New York Times cerca di fare luce sul patrimonio dell’autrice di Harry Potter ponendosi una domanda: J.K. Rowling è miliardaria?

Nel 2012, Forbes ha tolto la scrittrice dalla lista miliardari precisando che le grandi opere di beneficenza e le tasse britanniche avevano contribuito a erodere la sua fortuna.

Stando al Times, è il caso che Forbes torni sui propri passi. Il motivo? Le percentuali sui libri di Harry Potter (che godono ancora di ottime vendite), gli e-book, Pottermore, lo spettacolo di Harry Potter and the Cursed Child, il franchise di Animali Fantastici, la serie di Cormoran Strike, i parchi a tema “Wizarding World” e i diritti televisivi dei film.

Ecco alcuni dei calcoli del giornale, riassunti per punti:

  • I sette libri di Harry Potter si stima che abbiano venduto 450 milioni di copie, generando circa 7.7 miliardi di introiti. Con la percentuale standard per gli autori del 15%, alla Rowling sarebbero toccati quindi 1.15 miliardi di dollari. Questo senza contare che i libri continuano a essere venduti anche grazie a nuove edizioni e copertine celebrative.
  • Il contratto che Joanne ha con la Warner Bros. è segretissimo. Si vocifera che i diritti di sfruttamento di Harry Potter siano stati ceduti alla major per una cifra di 2 milioni di dollari, più una percentuale sui profitti. Con 3.5 miliardi di incassi e 2.5 miliardi di profitti, i primi 4 film avrebbero significato per la scrittrice circa 250 milioni di dollari. I 4 film successivi, alla luce di introiti più redditizi, avrebbero aggiunto $400 milioni di dollari al suo capitale.
  • Per Animali Fantastici e Dove Trovarli è probabile che abbia raggiunto un accordo molto simile. Nel peggiore dei casi, a fronte di un incasso di 500 milioni di dollari, nelle tasche della Rowling arriverebbero altri 50 milioni di dollari. Il totale per i soli film sarebbe quindi di 700 milioni di dollari.
  • La Warner Bros. si è occupata di gestire le negoziazioni tra la Rowling e NBC Universal per i parchi a tema Wizarding World. Si stima che i diritti per lo sfruttamento del brand siano stati ceduti per una cifra che oscilla tra i 60 e gli 80 milioni. È probabile, poi, che alla stregua di Spielberg la scrittrice percepisca il 2% di ogni biglietto staccato. Facendo due calcoli, grazie ai dati forniti da Comcast, il totale arriverebbe a 100 milioni di dollari.
  • NBCUniversal ha inoltre acquisito i diritti di sfruttamento televisivi del franchise la scorsa estate per una cifra di $250 milioni. Stando alle stime, alla scrittrice toccherebbero $125 milioni, un bel passo in avanti rispetto ai 50 che la Disney le aveva garantito per il passaggio su ABC Family.

Insomma, tra libri, film e parchi a tema, il capitale di J.K. Rowling dovrebbe ammontare a circa 2.2 miliardi di dollari. Con l’imposta del 45% per redditi molto alti, la cifra diventerebbe pari a 1.2 miliardi. Questo senza considerare le percentuali su tutto il merchandise, la rappresentazione teatrale di Harry Potter and the Cursed Child (già sold-out a Londra fino agli inizi del 2018, ma poi toccherà a Broadway), gli e-book e Pottermore (che dopo anni di perdita dal 2017 dovrebbe tornare in attivo).

C’è però da aggiungere le grandi opere di beneficenza sostenute dalla scrittrice. Non si conoscono i dati degli ultimi anni, ma erano circa 160 i milioni di dollari devoluti per una buona causa fino al 2012.

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