Non sta vivendo un’esistenza umana, ma neanche un’esistenza pienamente robotica. Non dorme mai, non si spegne mai. Ma ha dei vaghi ricordi di chi è stata in passato.
L’attrice ha spiegato che più la protagonista si avvicina al villain del film, il cyberterrorista Kuz (Michael Pitt), più inizia ad avere flashback sempre più frequenti, senza riuscire bene a capire se siano ricordi o visioni che le sono state impiantate nella memoria. Come spiegato da Johansson:
Più si avvicina al nemico, più si avvicina a se stessa.
L’attrice ha poi parlato del rapporto tra la protagonista e Batou (Pilou Asbæk), tra i componenti della sezione 9:
Batou è il personaggio che sente più vicino a una connessione di natura umana, proprio perché lui ha vissuto un’esistenza profondamente umana. Lei ne è incuriosita. Attraverso le esperienze di lui, sente che è in grado di assorbirne alcune e di capire come il passato possa plasmare le persone.
A dirigere Ghost in the Shell c’è Rupert Sanders, regista di Biancaneve e il Cacciatore, su uno script di William Wheeler. Alla produzione Avi Arad, Ari Arad e Steven Paul.
Nel cast troviamo, oltre a Scarlett Johansson, anche Beat Takeshi Kitano (Daisuke Aramaki), Juliette Binoche ( Dr. Ouelet), Michael Pitt (Kuze), Pilou Asbæk (Batou) e Kaori Momoi. I componenti della Sezione 9 sono interpretati da Chin Han, Danusia Samal, Lasarus Ratuere, Yutaka Izumihara and Tuwanda Manyimo.
I diritti del manga futuristico del 1989 creato da Masamune Shirow, che in Giappone è stato riadattato in varie forme (serie tv, videogiochi, film), sono stati acquisiti dalla DreamWorks diversi anni fa, con l’obiettivo di creare un grande kolossal fantascientifico.
La release è fissata al 31 marzo 2017.
Fonti: MTV, GeekTyrant
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