Come per la notizia riguardante la voce secondo cui la prossima grande acquisizione della Disney potrebbe essere Netflix, anche quella pubblicata un paio di giorni fa da Business Insider è, allo stato attuale delle cose, un semplice, ma interessantissimo rumour.

Secondo il popolare magazine finanziario, un chiacchiericcio molto insistente a Wall Street è quello secondo cui la Apple potrebbe destinare parte della sua immensa liquidità da 200 miliardi di dollari all’acquisto della Disney.

Ad essere convinti della cosa sono società di analisi di mercato quali RBC o esponenti del mondo finanziario come Samantha Greenberg, fondatrice del fondo speculativo Margate Capital. Una mossa che, se mai dovesse diventare realtà, sarebbe perfettamente logica in un contesto di conglomerati media che fanno dell’esclusività dei propri contenuti il loro cavallo di battaglia. Già qualche mese fa, a novembre, nel commentare la possibilità della vendita di ESPN da parte della Disney, c’era chi come il presidente di Liberty Media John Malone ipotizzava che il tutto avrebbe potuto portare all’acquisizione della Casa di Topolino da parte del colosso di Cupertino.

Fondamentalmente, Tim Cook è un giocatore globale e, fondamentalmente, ESPN è un servizio domestico (americano, ndr.).

ESPN rappresenterebbe, dunque, quasi un fardello.

Si tratterebbe quasi della proverbiale “quadratura del cerchio” considerato che quando Steve Jobs chiuse l’accordo da 7.4 miliardi di dollari con la Disney per la vendita della Pixar, divenne l’azionista singolo di maggioranza dell’azienda fondata da Walt Disney, con circa il 7% delle azioni della multinazionale (Roy Disney, scomparso nel 2009, ne deteneva l’1%). Oggi la famiglia Jobs detiene ancora il 4% di azioni della major.

Chiaramente, lo ripetiamo ancora una volta come ad inizio articolo, ora come ora si tratta solamente di un rumour circolante negli ambienti finanziari americani.

Terremo gli occhi bene aperti per eventuali sviluppi futuri della questione.

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