La scorsa settimana siamo tornati a parlare del reboot di Ghostbusters uscito la scorsa estate riportando le dichiarazioni di Dan Aykroyd. Il co-autore del primo, leggendario film di Ivan Reitman, pur avendo apprezzato la pellicola di Paul Feig, non ha mancato di sottolineare come alcune scelte del regista abbiano causato un innalzamento dei costi di produzione, che a suo dire potevano essere evitati, e ucciso il futuro del brand (trovate tutto qui e qui).

Di tutt’altro avviso è il regista della pellicola datata 1984. Ospite di SuperNewLive, Reitman ha ammesso di avere ancora delle speranze, e delle idee, per il futuro del franchise:

Abbiamo pensato a lungo al franchise di Ghostbusters. Non è che debba svolgersi necessariamente a New York, può essere ambientato ovunque nel mondo. Sarebbe fico vedere fantasmi coreani o cinesi. Ci sono così tante tradizioni su quello che tende a spaventare le persone ai quattro angoli del pianeta. Avere delle diramazioni locali degli Acchiappafantasmi collegate alla sede principale di New York sarebbe fico. Stiamo lavorando duramente per capire cosa fare col prossimo Ghostbusters. Credo che un elemento fortemente voluto dai fan, e anche dal sottoscritto, sia il riuscire a collegare insieme questi mondi [della pellicola originale e del reboot, ndr.]. È parso strano anche a me ritrovarmi ad avere a che fare con qualcosa di scollegato da quanto fatto in precedenza e di sicuro abbiamo sentito le voci di tutti quelli che hanno avuto da ridire in tal senso.

 

 

Dopo il tonfo al botteghino del reboot di Feig, lo studio ha momentaneamente accantonato varie possibilità che si sarebbero aperte in caso di successo. Tuttavia, non è definitivamente morto, dato che la Sony starebbe pianificando un film d’animazione per il 2019 o il 2020.

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