"The Wolverine non sarà basato su delle lucertole spaziali lunghe 20 metri".

Con queste parole rilasciate a Empire, James Mangold dichiara, idealmente, guerra ai cinecomic Marvel prodotti dai Marvel Studios e dalla Disney. Già perché a forza di parlare dei vari blockbuster in arrivo dalla casa delle idee, come suggerisce giustamente anche ComicBookMovie, The Wolverine rischia quasi di passare in secondo piano.

Ma ascoltando le dichiarazioni del filmmaker incaricato dalla Fox di riportare il più celebre X-Men al cinema, appare sempre più chiaro come questo film non abbia nulla da invidiare, sulla carta per lo meno, alle altre opere cinefumettistiche basate su personaggi di Stan Lee and co..

Se non altro, i toni generali della storia saranno alquanto differenti da quelli visti nei film della Fase Uno dell'Universo Cinematografico della Marvel.

E' una vicenda che affonda le sue radici nel dramma. In effetti, quasi ogni film di supereroi, ruota attorno a un qualche grande gruppo di persone che vengono rapite o uccise, mentre i supereroi combattono contro i supercattivi. La forza motrice essenziale del mio film è interpersonale, drammatica. Si parla di amore, amarezza, perdita, vendetta, redenzione, suicidio. Dell'avere la meglio sui propri demoni personali. Sarà molto diverso da quello che la gente è abituata a vedere (…) Le qualità culturali apportate dal Giappone e dalla sua gente – il senso dell'onore, del dovere, del conflitto – si adattano meravigliosamente attorno a una figura come quella di Logan. Nel nostro film, Wolverine ha una situazione analoga a quella di un Ronin: è come un samurai senza padrone. Tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui se ne sono andati, oppure sono deceduti.

Dopo aver ribadito il fatto che gli errori commessi con X-Men Le Origini: Wolverine non saranno ripetuti, evidenzia i toni più realistici della sua pellicola:

Quando uso un termine come realistica, intendo che non ruoterà attorno a delle lucertole lunghe 20 metri arrivate dallo spazio. Il nostro scopo è cercare di fare meno leva sulla computer grafica e i cavi e essere più "hardcore". Vorrei una sorta di film analogico. Abbiamo sempre davanti ai nostri occhi queste spettacolari e imponenti scene d'azione del tutto fuori scala. Ma non sarebbe un film su delle vere e proprie divinità se non ci fosse molta fisicità. Ci sentiamo tutti come se stessimo girando un film noir giapponese con l'aggiunta di azione in stile tentpole.

Empire ha anche diffuso ufficialmente la spoilerosa immagine che vi abbiamo fatto vedere ieri per mezzo di una scansione.

Guardatela tenendo, appunto, conto che potrebbe contenere uno spoiler:

 

Basato sul celebre arco narrativo a fumetti, in The Wolverine troviamo Logan, il guerriero eterno, in Giappone. Lì, l’acciaio dei samurai si scontrerà con gli artigli d’adamantio, mentre Logan affronterà una misteriosa figura dal suo passato, in un’epica battaglia che lo cambierà per sempre.

La data di uscita stabilita dalla Fox è il 26 luglio 2013, la sceneggiatura è stata scritta da Christopher McQuarrie e rimaneggiata da Mark Bomback.

La storia seguirà la storyline della miniserie di Wolverine del 1990 scritta Chris Claremont e illustrata da Frank Miller: Wolverine va in Giappone alla ricerca del suo amore perduto, Mariko Yashida, e la trova sposata a un gelido uomo d'affari. Finirà per rimanere coinvolto nei giri del clan ninja The Hand e dovrà vedersela con Silver Samurai.