Hugh Jackman commenta il suo ritorno in X-Men: Days Of Future Past!

"Devo ammetterlo: mi stavo abituando all'idea di una vita libera dai petti di pollo bolliti".

E' con un ironico riferimento al regime alimentare tipico della "dieta Wolverine" che Hugh Jackman comincia a parlare del suo ritorno nei panni dell'iconico X-Men nel nuovo episodio del franchise. In X-Men: Days of Future Past ritroverà quel regista, Bryan Singer, che ha avuto un ruolo fondamentale nel lanciare la sua carriera di attore dirigendolo in X-Men 1 e 2.

Per Jackman, si tratterà della settima volta alle prese con il personaggio, contando il cammeo di X-Men: L'Inizio:

Mi hanno descritto la cosa al tempo, quando doveva essere ancora Matthew Vaughn a dirigere il film. Istantaneamente mi è parsa un'idea vincente. Un cerchio che si chiudeva. Ma devo ammettere che il mio stomaco e la mia mente hanno esclamato "Oh no!".

Jackman definisce lo script come "realmente fantastico" mentre in vista di una nuova collaborazione con una squadra di artisti con cui ha già dei solidi trascorsi dice:

In un certo senso devo tutto a Bryan. X-Men è il primo film che ho fatto in America. Wolverine è un personaggio che amo e non riesco davvero a credere che avrò la possibilità d'interpretarlo per una settima volta. L'idea mi fa impazzire di gioia. E non solo perché, allo stato attuale delle cose, pare davvero un progetto sensazionale, ma anche all'idea di lavorare di nuovo con gli altri membri del team. Non posso rivelare nulla, ma non vedo l'ora di collaborare con tutti i vecchi membri della squadra e con i nuovi.

Nell'arco narrativo Giorni di un futuro passato del 1981, ambientato in un futuro alternativo distopico in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle e i mutanti vivono in campi di concentramento, un'adulta Kitty Pryde torna indietro nel tempo e impedisce un assassinio causato dalla Fratellanza che scatenerà una catastrofica isteria anti-mutanti. La trama alterna scene nel futuro e nel presente.