Lo Hobbit: la Desolazione di Smaug è nelle sale ormai da alcuni giorni. Molti hanno già potuto ammirare la maestosità di quella che può essere considerata la vera e propria star del film, il drago Smaug, attorno a cui la produzione del film aveva mantenuto un’aura di mistero fino al release.

Ma il drago ora arriva online: su Usa Today, ecco la prima immagine nitida e chiara del gigantesco sauro, accompagnata da un interessante approfondimento che mette in luce cinque caratteristiche fondamentali del terribile, momentaneo re sotto la montagna.

 

 

 

  1. La sua importanza deriva da una controparte umana
    L’attore inglese Benedict Cumberbatch ha non solo prestato la sua profonda voce per doppiare il drago, ma gli ha anche dato una fisicità, attraverso un complesso lavoro di motion capture e soprattutto performance capture per le espressioni facciali. Joe Letteri , supervisore agli effetti visivi della trilogia, dice di aver preso un sacco di spunti per creare il personaggio di Smaug direttamente dall’interpretazione “teatrale” data da Cumberbatch, in particolare nell’affrontare Bilbo Baggins (Martin Freeman ) quando si intrufola nella tana del drago. “Si sveglia , e lì c’è qualcuno che vuole rubare il suo tesoro; perché non se lo mangia e basta? Bilbo stabilisce un contatto con lui, ci dialoga, e devi vederlo questo evento emozionale tra i due. Smaug si sente in un certo senso lusingato, ma è anche circospetto. Hai una testa delle dimensioni di un autobus che deve parlare con questo piccolo hobbit – come fai a ottenere qualcosa di così grande da giustificare la sua personalità?”
  2. Smaug deve dimostrare la sua età
    Dopo che Letteri e la sua equipe hanno compreso appieno la personalità di Smaug, si sono messi al lavoro sul suo corpo, coperto di pelle morta e cicatrici, per dimostrare quanti anni abbia. Nel fare questo, però, hanno dovuto prestare una grande attenzione alla fisica di tutte le scaglie che lo ricoprono, e come sarebbero apparse in movimento, dato che il drago sarebbe scivolato su milioni di monete all’inseguimento di Bilbo.
  3. La bocca del drago era una sfida completamente inedita
    Quando Andy Serkis ha fatto il motion capture ed il performance catpure per animare Gollum nel primo film dello Hobbit, ci si trovava di fronte a un personaggio con una faccia umanoide. Con Smaug e i suoi 10 metri di labbra, tuttavia, c’erano altri fattori da prendere in considerazione, altri parametri, come spiega Letteri . “Ha questa enorme apertura che arriva fino alla parte posteriore della mascella, cosa che gli esseri umani non hanno. Trasporre su di essa il movimento della mascella che un essere umano compie per sillabare i suoni è impossibile, la bocca del drago è troppo grande.”
  4. Ha fuoco negli occhi e nel torace
    Gli occhi gialli di Smaug cambiano a seconda delle sue emozioni – durante i momenti più pacati del dialogo con Bilbo, possiamo ammirarne i riflessi, ma scintillano come braci quando il drago si arrabbia. E quando si prepara a sputare fuoco dalla bocca, il petto lascia trapelare il rossore delle fiamme che sta per scatenare.
  5. Nel suo sguardo, si fondono influenze di culture diverse
    Nella progettazione di Smaug, Letteri ha utilizzato un’iconografia classica ed europea, ma anche quella della lunga traduzione di leggende asiatiche legate ai draghi (e il pubblico godrà appieno di questa seconda influenza nelle scene di volo). Nel libro originale, J.R.R. Tolkien lo descrive come un verme, e “abbiamo deciso di attenerci a quell’immagine”, spiega Letteri . “Si potrebbe pensare che un drago così potente abbia un busto poderoso, ma poi ti rendi conto che, per strisciare attraverso l’oro, deve avere necessariamente una forma più snella. Devi solo ragionare su ciò che questa creatura deve fare, e poi modellare il suo corpo in modo da renderlo ideale per svolgere quelle azioni.”

Non è tutto: la Warner Bros. ha pubblicato un'ultima locandina, incentrata sull'incontro tra Bilbo e il drago. Cliccate sulla miniatura per vederla in alta risoluzione:

 

 

Diretto da Peter Jackson, Lo Hobbit: un Viaggio Inaspettato è uscito il 13 dicembre 2012 in Italia e il 12 novembre 2013 in home video in edizione estesa. Il secondo film, Lo Hobbit: la Desolazione di Smaug, è uscito il 12 dicembre 2013 in Italia, e verrà seguito l'anno successivo da Lo Hobbit: Racconto di un Ritorno il 14 dicembre 2014.

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